84i fermati nel 2017 (6 minori); 200i fermati del 2016 (29 minori).
Nel 2017 presso l’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso10.780in occasione di 35 approdi; nel 2016 erano arrivati 18.488 migranti in occasione di 56 sbarchi.
La Polizia a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di:
SOLOMON Okon Musa, nato in Nigeria il 11.05.1989 e SAIDYKHAN Issa, nato in Gambia il 09.07.1995.
Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE
In data 27.09.2017, alle ore 19:10, IMRCC disponeva alla nave “Luigi DATTILO” CP 940 di effettuare un trasbordo di migranti dalrimorchiatore Asso 25.
Atteso ciò Nave Dattilo, dalle ore 01.00 sino alle ore 01.30 circa del 28/09/2017, eseguiva le operazioni di trasbordo dei migranti per un totale di 292 migranti di varie nazionalità. Successivamente si recava presso il porto di Pozzallo.
LE INDAGINI
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Capitaneria di Porto, una della Guardia di Finanza di Pozzallo ed una dei Carabinieri hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria i due scafisti che avevano pilotato i gommoni.
Ancora una volta grazie all’aiuto degli interpreti, i testimoni si sono confidati con i poliziotti dichiarando quanto accaduto durante il viaggio.
Al termine dell’escussione dei testimoni, è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due centro africani che avevano raggiunto accordi con i libici per condurre le due imbarcazioni.
Al termine delle indagini, gli scafistisono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.
LA CATTURA
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.
Era già stato espulso ed ha fatto rientro in Italia clandestinamente, per questo, quando espierà la pena, sarà nuovamente espulso dal territorio nazionale.
BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA
Nel 2017sono 84 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola