70i fermati nel 2017 (6 minori); 200i fermati del 2016 (29 minori).
La Polizia di Stato è ancora impegnata a gestire il trasferimento dei migranti giunti in queste ultime ore presso le strutture individuate sul territorio nazionale dalla Prefettura di Ragusa.
Nel 2017 presso l’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso9.800in occasione di 28 approdi; nel 2016 erano arrivati 18.488 migranti in occasione di 56 sbarchi.
La Polizia a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di:
FASLA Yussef, nato in Marocco il 07.01.1978, KEDADA Aimad, nato in Marocco il 01.04.1986, ALHDAWI Abdulali, nato in Marocco il 07.03.1992 e ABDOU Imad, nato in Marocco il 01.01.1993.
Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE
Alle ore 07.20 del 15.08.2017 durante il servizio di controllo e pattugliamento in mare, l’aeroplano Star 1, decollato dall’aeroporto di Malta avvistava in posizione un gommone carico di migranti ed informava la nave ONG “Phoenix”.
Alle ore 07.40 la nave “Phoenix” iniziava le procedure per il salvataggio e alle ore 08.45 il gommone veniva avvistato e, dopo aver ricevuto autorizzazione da IMRCC Roma, alle ore 09.00 iniziavano le operazioni di salvataggio che terminavano alle ore 10.10 con il salvataggio di 112 migranti di varie nazionalità.
Alle ore 20.00 come da disposizioni ricevute da IMRCC i migranti venivano trasbordati sulla nave Aquarius e successivamente condotti presso l’Hotspot di Pozzallo dove giungevano alle ore 17.30 del 16/08/2017.
Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti presso il locale Hotspot per le operazioni di identificazione.
ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA
Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria.
Il Funzionario della Polizia di Stato, dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare, le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni di centinaia di migranti, in piena sinergia con i funzionari della Prefettura che coordinano la “macchina” dell’accoglienza.
Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.
Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultano sempre complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti numerose incombenze, così da permettere un immediato invio dei migranti in idonee strutture d’accoglienza individuate dalla Prefettura in base ad un articolato piano di riparto nazionale del Ministero dell’Interno.
La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al fotosegnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta.
LE INDAGINI
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto 4 scafisti a distanza di oltre 36 ore, considerata la complessità dell’indagine.
Questa volta i migranti passeggeri del gommone hanno riferito che a condurli in Italia erano stati 4 marocchini e agli investigatori appariva subito strano poiché non era mai capitato che un gommone fosse condotto da 4 persone.
Era fondamentale effettuare un approfondimento investigativo, pertanto dall’esame dei telefoni cellulari in uso ai migranti è stato possibile recuperare alcuni video che erano stati girati durante la traversata e dove si vedevano nitidamente i 4 marocchini occuparsi della conduzione del gommone.
Questa tecnica investigativa negli anni ha permesso di raccogliere fondamentali fonti di prova per ricostruire quanto accade durante i viaggi dei migranti.
Al termine dell’escussione dei testimoni, anche uno dei 4 marocchini ha ammesso di essersi accordato con in libici insieme ai suoi connazionali al fine di non pagare il viaggio.
In due timonavano il gommone, uno aveva il telefono satellitare ed un altro la bussola, così avevano diviso in compiti per poter effettuare la breve traversata.
Al termine delle indagini, gli scafistisono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.
LA CATTURA
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.
BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA
Nel 2017sono 70 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola