Considerata la grave crisi economica e sociale che sta attraversando il Paese e, in particolare,la Sicilia;
Considerata la necessità,in un periodo in cui aumenta il rischio della frammentazione, della disgregazione sociale, della marginalità economica, di rendere più forti le istituzioni come strumenti finalizzati al bene comune;
Considerata la necessità, in un periodo in cui il futuro è percepito come minaccia, di progettare insieme speranze valorizzando in modo creativo la nostra tradizione, la nostra identità, le nostre risorse umane e la bellezza del nostro territorio;
Considerato che anche le nostre città corrono il rischio di diventare somme di solitudini e il desiderio condiviso di aiutarle a custodirsi come comunità, dove ogni cittadino possa viversi come dono per sé e per gli altri;
Condividendo con Giorgio La Pira che la politica è l’attività umana più alta e più nobile e la necessità di impegnarsi tutti per il diritto al pane, alla casa, al lavoro, alla salute, all’istruzione;
Condividendo con Giorgio La Pira il desiderio di costruire città vive con: ospedali dove essere curati, imprese dove poter vivere dignitosamente del proprio lavoro, tribunali dove essere trattati con giustizia, case dove volersi bene, scuole dove imparare, infrastrutture per collegarsi con le altre comunità locali, nazionali e internazionali;
Considerata la marginalità e la disattenzione,più volte registrata, delle istituzioni centrali nei confronti delle nostre comunità locali;
In continuità con il patto sociale promosso nel 2010, su iniziativa del vescovo Antonio Staglianò, tra la Diocesi di Noto e le amministrazioni comunali;
Nel pieno e assoluto rispetto delle autonomie, della laicità delle istituzioni e delle prerogative che la legge attribuisce a ciascuno;
Nel rispetto della missione della Chiesa Universale e della Chiesa di Noto che desidera sempre più e sempre meglio essere al fianco delle persone e in particolare dei più poveri laddove essi vivono;
Si stabilisce quanto segue:
Tra la Diocesi di Noto e le amministrazioni comunali di Avola, Ispica, Modica, Noto, Pachino, Portopalo, Pozzallo, Rosolini, Scicli si sottoscrive un patto per il bene comune nel solco del sogno di La Pira per costruire città economicamente,culturalmente, socialmente,spiritualmente ricche e vitali.
I sottoscrittori si impegnano a:
- Consultarsi in maniera permanente sui temi di interesse comune per lo sviluppo del territorio incontrandosi tutte le volte che si rende necessario;
- a sviluppare tutte le sinergie possibili che consentono di ottimizzare risorse e di migliorare i servizi di interesse collettivo
- ad un rapporto di reciproca solidarietà e di essere ciascuno a fianco dell’altro su temi di interesse prioritari delle singole città;
- realizzare partenariati per partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei per intercettare risorse per investimenti utili per il territorio;
- portare avanti azioni di vertenzialità, qualora si rendesse necessario, con le istituzioni regionali e nazionali per evitare ogni impoverimento dei servizi collettivi e/o potenziare quelli esistenti;
- verificaree trovare una mediazione e una sintesi laddove alcuni interessi tra le città dovessero confliggere;
- collaborare anche mettendo a disposizioni immobili, risorse economiche e risorse umane per la realizzazione di servizi educativi, sociali, culturali, turistiche che sono attualmente assenti nei territori o che presentano caratteristiche di innovazione.
I sottoscrittori, inoltre, concordano di dare priorità ad una comune azione di vigilanza e stimolo per:
- il completamento dell’autostrada nel tratto Rosolini-Modica;
- il completamento del porto di Pozzallo e la salvaguardia e valorizzazione della fascia costiera;
- la realizzazione del parco Unesco della Val di Noto per la valorizzazione dei beni culturali, naturalistici, enogastronomici del territorio;
- la promozione della agricoltura “multifunzionale” voluta dalla Unione Europea, alla quale il territorio ibleo è particolarmente vocato;
- Progettare e realizzare insieme nelle diverse città i principali eventi culturali e artistici in una ottica di promozione e di marketing territoriale comune;
- Mettere al centro dell’agenda il recupero dei centri storici per favorire l’insediamentoabitativo delle famiglie e per ricreare una dimensione comunitaria attorno alle piazze storiche;
- Collaborare per la pulizia delle nostre città condividendo azioni di educazione al rispetto della natura e realizzando il progetto “Opifici di pace” in collaborazione con la Regione Sicilia.
- Favorire le azioni di integrazione tra le culture e le religioni presenti nelle nostre città creando un modello di convivenza pacifico dove ogni diversità possa essere un dono e non un problema.
- Sostenere progetti di alleanza tra Chiesa, Scuola, Famiglie,volontariato consapevoli che la distanza e la contrapposizione tra queste istituzioni può alimentare inconsapevoli situazioni di disagio.
- Collaborare per la realizzazione di poli formativi di qualità in collaborazione con le istituzioni scolastiche, le imprese, il CUMO e salvaguardando le tradizionali presenze delle realtà formative.
Infine leamministrazione comunale e la Diocesi si impegnano a preparare e a sottoscrivere patti comunali per il bene comune, previo confronto tra le parti, dove saranno analizzate le le specificità e i bisogni delle comunità locali su cui poter attivare forme di collaborazione .