Sono il Sindaco di una città di ventimila anime posta all’estremo sud dell’Italia, Pozzallo, che ha fatto della cultura dell’accoglienza e dell’integrazione la propria bandiera, un vessillo da esporre insieme a quelle che simboleggiano la nostra regione, la nazione e la comunità europea.
Ogni nostra iniziativa, ogni evento, ogni manifestazione che viene organizzata sul nostro territorio contiene sempre un messaggio che riporta a questi valori, che riteniamo fondamentali.
Solo per citare l’ultima: per festeggiare il capodanno abbiamo organizzato un concerto in piazza con Roy Paci, un artista che ha nel proprio Dna questi ideali.
Ma sono anche una delle tantissime persone che fanno parte di quella generazione che nel 1969 è scesa in piazza, che ha manifestato contro l’occupazione della Cecoslovacchia, che ritiene “JanHus” un eroe morto per salvare il socialismo dal volto umano.
Per questi motivi non posso tacere davanti a quella che ritengo una vera e propria provocazione sovranista: il tentativo della destra estrema di appropriarsi di una figura che è lontana anni luce da loro.
L’evento che è in calendario a Verona per il 19 gennaio, in occasione della ricorrenza del cinquantenario della morte di JanPalach, più che indignarmi mi rattrista.
Ridurre Palach ad un simbolo dell’estrema destra, con il colpevole patrocinio della Provincia di Verona, è una operazione di mero sciacallaggio politico che ci fa capire come nulla e nessuno può essere ormai al sicuro, nemmeno gli eroi morti per la democrazia, dallo sfruttamento elettoralistico.
Questo furto va sventato, questa appropriazione indebita va scongiurata.
Nel mio piccolo tenterò in ogni modo possibile, organizzando per il 19 gennaio iniziative che riportino a galla la verità, di fare chiarezza.
La destra estrema e sovranista ricerchi eroi nel proprio empireo – se ne ha qualcuno – e lasci in pace “JanHus”.
Dott. Roberto Ammatuna – Sindaco