“La battaglia legale che sta coinvolgendo Il caso dell’impianto di biogas di Modica è sacrosanta e fortemente simbolica. E’ vergognoso che per un impianto di tali dimensioni, che andrebbe calibrato su un territorio delicato come quello delle zone rurali della provincia di Ragusa, non ci sia stato uno straccio di valutazione degli impatti. La transizione energetica va fatta con criterio, senza calpestare il patrimonio paesaggistico, archeologico ma soprattutto rispettando la comunità locale. Ho chiesto alla Commissione UE di vederci chiaro e di valutare la sussistenza di violazioni di norme europee”.
Così commenta l’eurodeputato Ignazio Corrao del gruppo Greens/EFA al Parlamento Europeo il caso dell’impianto di biogas di Modica in Contrada Bellamagna, al centro di un contenzioso in attesa di pronuncia da parte del CGA Sicilia
“Qua stiamo parlando di un impianto di grosse dimensioni – spiega Corrao – che verrebbe realizzato a due passi da un centro abitato, in una zona rurale di pregio, con un patrimonio ambientale, paesaggistico e archeologico enorme. Il tutto senza lo straccio di una valutazione di impatto né di compatibilità ambientale e paesaggistica. Il Comune di Modica ha ritenuto di dover rilasciare l’autorizzazione al progetto sollevando la società dall’obbligo di una valutazione d’impatto ambientale. E questo perché la capacità produttiva dichiarata dall’impresa è di appena 1 metro cubo di gas in meno rispetto alla soglia che imporrebbe la Valutazione di impatto ambientale. Una scelta quantomeno singolare, poiché il piano paesaggistico la prevede”
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