La proposta condivisa dai Sindaci di Lampedusa e di Porto Empedocle.
L’approssimarsi della stagione estiva, con la previsione di un miglioramento delle condizioni meteo-marine, fa prevedere una intensificazione degli sbarchi di migranti.
La recrudescenza delle lotte intestine in Libia, inoltre, lascia presupporre una crescita delle partenze di imbarcazioni sulle rotte tradizionali dell’emigrazione, anche perché il fenomeno sembra essere usato, dai ras locali, come arma di pressione nei confronti della comunità Europea per ottenere vantaggi economici.
Per ultimo, certamente non in ordine di importanza, la pandemia da Covid-19 ed il conseguente obbligo di quarantena rende la possibilità di accoglienza molto più difficile, se non impossibile, nonostante la città di Pozzallo sia stata da sempre un porto aperto.
“L’insieme di queste concause – afferma il Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna – unite alla volontà di programmare per tempo soluzioni accettabili sia da un punto di vista della solidarietà che da quello della sicurezza del territorio, mi spingono a proporre una eventuale e possibile soluzione al problema: l’utilizzo di una nave, ormeggiata in sicurezza di fronte le coste della Sicilia meridionale, dove poter ospitare e sottoporre ai dovuti controlli sanitari i migranti e far loro trascorrere a bordo della stessa il necessario periodo di quarantena”.
La proposta è emersa in sede di audizione, in video conferenza, che si è svolta in data odierna con la Commissione Interparlamentare Schengen in cui hanno partecipato i 3 Sindaci.
“Con questo tipo di soluzione – conclude il primo cittadino di Pozzallo – si potrebbe affrontare un fenomeno la cui portata e gestione travalica certamente le competenze di un sindaco, ma che in forza della consolidata collaborazione con il Ministero dell’Interno può portare a risultati accettabili per tutti”.