Eva Brugaletta –
Nasce a Pozzallo il primo corso in provincia di difesa personale femminile accompagnato da un percorso psicologico: un deterrente contro il femminicidio. Un aiuto è fornito dalla Federazione italiana judo, lotta, karate ed arti marziali (Fijlkam), che ha modulato un programma costituito dalla sintesi di alcune delle tecniche più incisive e di facile assimilazione presenti nelle arti marziali dalla stessa rappresentata. Affinché, però, una tale classificazione di leve, proiezioni, percosse ed immobilizzazioni a terra abbia un senso nella difesa personale, necessita che, alla stessa, sia accostato supporto psicologico.
Da un programma si passa così ad un metodo: il metodo globale di autodifesa (Mga). Un progetto che ha dato soddisfazione alla Federazione, infatti, diversi sono gli organi militari e di polizia che hanno già formato dei propri istruttori per la divulgazione nei teatri operativi del Mga (Guardia Costiera, Polizia Penitenziaria, Esercito, Polizia di Stato per citarne alcuni). Ed è proprio la gradualità e la semplicità di applicazione delle tecniche che hanno permesso di adattare il metodo globale di autodifesa al mondo femminile.
Tutte queste premesse hanno dato lo spunto all’istruttore Giuseppe Giampietro (istruttore Mga terzo livello per la Guardia costiera), a Denebola Ammatuna (psicologa e relatrice della Guardia costiera sulle tematiche afferenti la psicologia dell’aggressore e responsabile provinciale del Centro antiviolenza Lia Pipitone) ed a Oriana Serra (insegnante tecnico di Judo, presidente del judo club Ushijima di Pozzallo) a gettare le basi per l’istituzione del primo corso di difesa personale secondo il metodo globale di autodifesa, destinato esclusivamente al gentil sesso.
Il 25 novembre è stata istituita una data che serva a contrastare e sensibilizzare verso un fenomeno ormai riconosciuto, il Femminicidio.
I dati stimati che ci arrivano dall’Organizzazione mondiale sanità sono allarmanti: tra i 15 e 44 anni il rischio di subire violenze domestiche per una donna è maggiore a quello di ammalarsi di cancro o avere incidenti. E l’Italia, purtroppo, rincorre primati. Inoltre, se le violenze di genere un tempo trovavano il proprio campo più fertile tra le classi sociali meno abbienti, oggi non è più così. Si legge di medici che accoltellano le proprie mogli o di marescialli dell’aeronautica che uccidono a martellate le loro conviventi e tanti potrebbero ancora essere gli esempi ampliando il campo alle violenze di natura sessuale o alle rapine.
Immediate infatti sono state le prime adesioni al corso, articolato in 30 ore di lezioni. Per informazioni ed iscrizioni inviare un’mail all’indirizzo peppezen@tiscali.it, oppure, contattare l’infoline 3385633058.
Il corso è stato presentato alla comunità il 5 aprile presso lo Spazio cultura «Meno Assenza» di Pozzallo dall’Assessore Rossella Smarrocchio e dall’equipe dello stesso, rappresentata dal maresciallo Giampietro, l’istruttrice Serra e la psicologa Ammatuna.