La chiusura della circonvallazione a Pozzallo continua a creare grossi disagi. Ecco perché la coordinatrice cittadina di Sud chiama Nord, Maria Migliore, unitamente al neocoordinatore provinciale Paolo Monaca, ha partecipato, venerdì scorso, al primo incontro promosso dal sindaco Roberto Ammatuna in cui è stato deciso di avviare una mobilitazione nei confronti della Regione per risolvere un problema infrastrutturale di notevole importanza per il territorio locale.
“Pur apprezzando l’iniziativa del sindaco Ammatuna – dichiara la coordinatrice cittadina Maria Migliore – mi domando e chiedo perché non si sia provveduto prima ad attivarsi per tentare di risolvere un problema che si trascina ormai da anni e che sta mettendo in difficoltà la circolazione stradale di Pozzallo, già peraltro gravemente compromessa per i tanti cantieri aperti e inspiegabilmente fermi, e tante aziende di logistica per l’aumento di percorrenze, consumi e costi dei trasporti. Dispiace, poi, che forze politiche dell’attuale maggioranza del governo regionale, prontamente intervenute in soccorso dell’amministrazione Ammatuna per futili necessità (reperimento fondi per la Sagra del pesce, ad esempio), in occasione di questo importante incontro fossero assenti”.
“Ritengo – afferma Paolo Monaca – che ci siano questioni che vanno al di là dei colori politici e delle proprie simpatie politiche. Questa è una battaglia che, come territorio, dobbiamo intestarci tutti visto che parliamo di un’arteria stradale di grande importanza per i Comuni della fascia trasformata e non solo. Il Comune di Pozzallo, dopo che l’Irsap ha ceduto la strada all’ente locale, negli ultimi anni ha potuto provvedere solo con piccole manutenzioni, non avendo la forza economica per procedere altrimenti, ad esempio per quanto concerne i giunti, i viadotti, il mancato spostamento di un noto traliccio nel bel mezzo della carreggiata stradale o il diserbo completo dei cigli stradali. Per quale ragione, se esiste un progetto esecutivo, ancora oggi si attende il relativo finanziamento? Ci auspichiamo che tutti gli attori che animano il territorio e che lo rappresentano in vario modo si adoperino per far sì che possa esserci un riscontro concreto. Anche noi, come Sud chiama Nord, ci daremo da fare per ottenere delle risposte attraverso la nostra rappresentanza regionale. Auspico che anche gli altri sindaci abbiano, in qualche modo, la sensibilità di fare rete perché si tratta di una problematica che, come abbiamo avuto modo di appurare, riguarda buona parte del nostro territorio provinciale interessato da installazioni produttive di vario genere. È sempre più importante formare un fronte comune per fare valere le ragioni di un’area che sta scontando un gap non indifferente dal punto di vista infrastrutturale e che deve cercare di ritrovarsi”.