“Prendiamo atto con rammarico e disappunto che l’Ue ha deciso di non fare alcunché di concreto per riportare a casa i nostri pescatori da 80 giorni sequestrati dalle autorità libiche senza un’accusa. A causa della manifesta inadeguatezza del Governo italiano ad affrontare la questione, avevamo scritto una lettera all’Alto Rappresentante Borrell per sollecitare un suo intervento, affinché l’Ue facesse sentire la propria voce per liberare i pescatori, sanzionando un comportamento scorretto da parte della Libia che si ripete nel tempo e avviando azioni diplomatiche per mettere fine a questa violazione dei diritti fondamentali dell’uomo. Dall’Ue, purtroppo, un atteggiamento da Ponzio Pilato: il commissario Borrell, nella sua risposta, menziona i pescatori solo una volta nell’introduzione, ci ricorda l’importanza degli sforzi per stabilizzare la Libia, per poi invitarci ‘a contattare direttamente le autorità italiane’. Ovvero Conte e soci, che finora non sono riusciti a ottenere alcun risultato a difesa dell’interesse dei nostri pescatori e delle loro famiglie. Inaccettabile: ancora una volta, l’Ue si dimostra irrilevante e non in grado di risolvere le questioni a cuore dei cittadini”.
Così Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, coordinatrice ID in commissione Libe, che aveva inviato una lettera all’Alto Rappresentante Borrell, firmata dal presidente del gruppo ID Marco Zanni, dal capo delegazione Lega Marco Campomenosi, da tutti gli europarlamentari della Lega e da Lorenzo Viviani, deputato e responsabile dipartimento Pesca della Lega.