“Ripartire da Sturzo per battere il populismo, il federalismo sia simmetrico”
E sullo sviluppo della Sicilia, va avanti il grande impegno sull’Agenda digitale
Fiuggi – “Io sono un popolare fermamente convinto che, di fronte a un bieco populismo imperante, solo i valori della libertà e della solidarietà possono preparare un futuro di pace e progresso per i nostri figli in Europa”. Così il vicepresidente della Regione siciliana, assessore regionale all’Economia e componente del Comitato europeo delle Regioni, Gaetano Armao, intervenendo alla convention del Partito popolare europeo-Forza Italia a Fiuggi, organizzata da Antonio Tajani.
“Oggi scontiamo i limiti di istituzioni europee che hanno perso la capacità di guardare al futuro e si accontentano di garantire la pace e gli equilibri finanziari, dimostrandosi incapaci di una politica estera comune e di gestire le dinamiche epocali delle migrazioni – ha aggiunto il vicepresidente -. La Sicilia per la sua storia millenaria é paradigma dell’integrazione europea. E siciliano era Sturzo che ha lasciato cento anni fa la proposta politica popolare, coniugando la difesa dei diritti di libertà e solidarietà verso i più deboli, la lotta contro il depauperamento del Sud, il riconoscimento del valore delle autonomie e l’idea di un’Europa politicamente unita. Ripartiamo come popolari da quelle idee, proiettandole nel nuovo contesto della sfida europea, per superare le becere proposte populiste. L’offensiva politica che vogliamo condurre parte da qui e sarà vincente, a partire dalle prossime europee”.
“Lo sviluppo del Sud, in particolare delle regioni insulari Sicilia e Sardegna – ha sottolineato Armao – non costituisce una palla al piede per l’Italia, ma una grande opportunità per rendere competitivo il Paese ed attrarre investimenti. Consapevolezza misconosciuta dal Governo a trazione grillina che punta al reddito di cittadinanza, con l’obiettivo di narcotizzare il disagio non di risolverlo, soprattutto nel Mezzogiorno. Noi lavoriamo per investimenti, ricerca, università, loro balbettano minacce a chi tutela gli equilibri di bilancio”.
Il vicepresidente ha ricordato l’impegno del governo Musumeci per lo sviluppo dell’Isola: “In Sicilia ci stiamo concentrando sul digitale. Ci sono 485 milioni di investimenti sull’Agenda digitale, di cui 281 sulla banda ultra larga. Trovata a zero la spesa, quest’anno, diventati polo strategico nazionale, supereremo i 70 milioni i spesa, partiremo con la realizzazione di un grande data center e nel 2020 completeremo la rete divenendo l’area più digitalizzata del Mediterraneo per imprese, giovani, anziani siciliani”.