Anche il Sindaco Savarino, a nome dell’ Amministrazione Comunale, ricorda il ventennale della strage di via D’Amelio. “ Sono trascorsi venti anni da quel triste giorno del 19 luglio 1992 – afferma il Sindaco – quando in via D’Amelio a Palermo, in una calda domenica d’estate e dell’anno delle stragi più efferate, si scatenò l’inferno. Il 19 luglio del 1992, due mesi dopo la strage di Capaci in cui erano stati barbaramente uccisi il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, furono dilaniati da una autobomba collocata in via D’Amelio il Giudice Paolo Borsellino e i suoi agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Il ricordo di questi valorosi uomini – prosegue il Sindaco Savarino – insieme a tutti gli altri uomini dello Stato caduti per vile mano mafiosa, rimarrà sempre indelebile nelle nostre menti come esempio di una lotta inesauribile contro questo male che distrugge la società civile”. Il ricordo del Sindaco si conclude con una frase del Paolo Borsellino: “ La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità…”
IL RESPONSABILE
Giuseppe Lorefice