Si è aperta ieri l’ottava edizione del “Palio del grano”, manifestazione organizzata dall’Archeoclub d’Italia – sezione di Rosolini , con in testa la presidente Giuseppina Milceri, e dal Comune. Evento d’apertura il convegno “I grani antichi di Sicilia – Genuinità e salute a tavola” che si è svolto nella Sala consiliare del Palazzo di città alle 18. Dopo i saluti della presidente dell’Archeoclub, prof.ssa Giuseppina Milceri, del responsabile dell’istituto “Calleri” di Rosolini, Nino Incatasciato, e dell’agronomo Giuseppe Cicero, ha preso la parola il dottor Giuseppe Russo del consorzio Ballatore di Palermo, che ha sottolineato l’importanza delle farine di grano duro «perchè rilasciano energia a basso indice glicemico e hanno capacità nutraceutiche, amiche della nostra salute. Inoltre, il grano duro siciliano è meno esposto alle muffe, presenti nei grani settentrionali, e quindi alle micotossine cancerogene». Francesco Di Stefano, del Molino Soprano di Chiaramonte Gulfi, ha illustrato con un video i vari passaggi di manutenzione dei mulini a pietra e ha spiegato i vantaggi della molitura a pietra rispetto quella a cilindri, mentre Giorgio Minardo, del pastificio Minardo di Modica, ha parlato del percorso che lo ha portato a dedicarsi alla ricerca dei grani antichi siciliani e alla produzione di pasta utilizzandone molte varietà. «Nella nostra pasta – ha spiegato – utilizziamo l’etichetta trasparente perchè vogliamo che i nostri consumatori sappiano esattamente cosa mangiano; addirittura c’è un numero verde che può essere consultato per chiedere ulteriori informazioni e chiarimenti».
Al termine del convegno il maestro Emanuele Calvo, direttore della corale “Libere armonie”, è stato premiato con il “Carato d’oro del grano” «per il valore culturale, l’esemplarità, la coerenza morale e professionale, per il considerevole ingegno di direttore di coro, compositore, paroliere e musicista, per essere esempio di stile e di vita per la società di Rosolini, suo paese elettivo». Il maestro si è definito «grato all’Archeoclub per questo riconoscimento che non mi aspettavo. i meriti non vanno solo a me ma a tutta la Corale, e sono soddisfatto e contento di aver dato in questi anni un apporto positivo a Rosolini con la nascita della Corale».
Giovanna Alecci