– L’Assemblea regionale siciliana, nel pomeriggio, durante i lavori d’Aula presieduti dal vice presidente, Roberto Di Mauro, ha revocato la sospensione dalle sue funzioni del deputato all’Ars, Pippo
Gennuso. L’attività istituzionale di
Gennuso era stata fermata da un’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per presunto voto di scambio ad Avola, nel siracusano. Il presidente dell’Aula ha letto il decreto della Consiglio dei ministri che revoca la sospensione dell’attività parlamentare per effetto della decisione del tribunale del Riesame di Catania, che ha annullato la decisione del Gip dello scorso 17 aprile. Il deputato siracusano non è mai stato sostituito nel suo periodo di assenza dal primo dei non eletti della lista «Autonomisti e Popolari, Idea» Sicilia dove era stato eletto nelle Regionali del 5 novembre del 2017. «Ho piena fiducia nel lavoro dei magistrati – ha detto al termine della seduta Pippo
Gennuso – Una fiducia che ho sempre avuto anche prima di questa inchiesta. Adesso voglio leggere le motivazioni dell’ordinanza dei giudici del Riesame per poter chiedere attraverso i miei avvocati difensori l’archiviazione di questa vicenda dolorosa dove io non ho alcuna responsabilità ed è solo frutto di un equivoco». «Sono alla quarta legislatura all’Assemblea regionale siciliana e non ho mai pensato che il consenso si acquista – ha aggiunto -. Le preferenze in questi 20 anni di attività politica mi sono sempre arrivate per il lavoro parlamentare che ho svolto. Ho sempre difeso le categorie più deboli, i diritti per una sanità migliore, la difesa dei piccoli produttori agricoli. Sono stato sempre in prima linea nella difesa del territorio della provincia di Siracusa, i voti sono sempre arrivati per il mio lavoro. Fin dalla prima legislatura – ha concluso
Gennuso – per me la politica è stata una missione e continua ad esserlo anche oggi con i miei 65 anni».