PACHINO- “Il sindaco di Pachino mente, sapendo di farlo sul caso dell’approvvigionamento idrico delle contrade Granelli, Chiappa e Costa dell’Ambra, scaricando le sue responsabilità e quelle dell’amministrazione sul Consorzio Granelli”. A dirlo è l’ingegner Riccardo Messina, che si occupa della pratica e che ha seguito l’iter burocratico per conto del Consorzio Granelli. “Il sindaco di Pachino, Roberto Bruno – dice il professionista –per evitare la protesta eclatante di mille famiglie che villeggiano nella zona, racconta bugie, sostenendo che non sono stati inviati tutti i documenti richiesti”.
“Possiamo provare attraverso la posta certificata – afferma l’amministratore del Consorzio Granelli – che la documentazione che c’è stata richiesta è stata spedita e ricevuta alle 18,31 del 28 marzo. Noi siamo perfettamente in regola.E’ l’amministrazione comunale ad essere inadempiente”.
L’ingegnere Messina spiega quella che è una telenovela. “Tutta la questione – afferma il professionista – risale allo scorso anno quando il Comune ci chiede una lettera d’intenti per l’emungimento dell’acqua del pozzo San Basilio considerata l’emergenza idrica nelle contrade in questione, del Comune di Pachino. Il Genio civile di Ragusa, come organo regionale, autorizza l’ approvvigionamento con una durata temporanea.Finita la stagione estiva, il sindaco scrive alla Regione, dicendo non avere più bisogno dell’acqua del Consorzio. Così – dice ancora Riccardo Messina – ci viene chiesta un’altra convenzione, che preparo personalmente e la sottopongo agli uffici comunali di Pachino, per fare tornare l’acqua nelle contrade a mare. Premetto che abbiamo fatto tutto quanto ci è stato richiesto. Questa è la verità di una vicenda a dir poco vergognosa che va a discapito deicittadini”.
Pachino, 29 marzo 2018