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Nel corso del pomeriggio di martedì 25 aprile, a Pachino,i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famigliaLarbi Salem, cittadino tunisino classe 1982, da anni stabilmente residente in Italia.
I militari sono stati allertati dalla moglie dell’uomo la quale, in evidente stato di agitazione, ha richiesto l’intervento immediato di una pattuglia riferendo che il marito l’aveva aggredita per l’ennesima volta. Giunti sul posto i Carabinieri hanno bloccato Larbi Salem il quale, ancora in escandescenza, nonostante la presenza dei militari, continuava ad inveire contro la moglie.
Condotti tutti in caserma, i Carabinieri hanno proceduto a ricostruire quanto accaduto poco prima. Alla base dell’aggressione vi è stata l’ennesima lite per futili motivi riconducibili ad incomprensioni familiari: l’uomo, infatti, senza alcun apparente motivo, ha iniziato ad inveire contro la moglie, proferendo frasi ingiuriose nei suoi confronti. Al tentativo della donna di tranquillizzare il marito la situazione è degenerata e si è passati dalle ingiurie alle minacce: all’improvviso l’uomo ha impugnato una sedia scagliandola in direzione della moglie, che è riuscita fortunatamente a schivarla chiudendosi in camera da letto e richiedendo l’intervento dei Carabinieri.
Una situazione familiare difficile, che andava avanti da diversi anni, alla cui base vi sono problemi familiari ed incomprensioni per futili motivi che spesso hanno dato adito a condotte analoghe sfociate anche in aggressioni fisiche.
Al termine delle formalità di rito, Larbi Salem è stato dichiarato in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.
Quello in disamina è l’ennesimo episodio di violenza domestica, una situazione gravissima che i Carabinieri della Stazione di Pachino sono riusciti ad affrontare grazie anche alla volontà della vittima di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo fondamentale la fiducia delle vittime verso le istituzioni e quanti operano per la loro tutela.L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.