Nel corso del pomeriggio di martedì 26 luglio, a Noto, in Contrada Belliscala, i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto aggravato Presti Salvatore, classe 1966, e, successivamente, Micieli Corrado, classe 1964, ed Alecci Giuseppina, classe 1964, tutti originari di Rosolini e già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia.
In particolare, nel primo pomeriggio Presti Salvatore, approfittando della calma del momento e del luogo appartato, si era introdotto con la propria autovettura all’interno di un terreno adibito a limoneto ove, utilizzando un bastone, aveva già raccolto circa 100 kg di limoni occultandoli gli alberi stessi per poi poterli portar via in un secondo momenti. Ma alcuni contadini del posto, notando un veicolo sconosciuto nel terreno e vedendo un uomo che si aggirava tra le piante con un bastone, contattavano il numero di emergenza 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia. All’arrivo dei Carabinieri, già impegnati in zona in servizio di perlustrazione sul territorio, l’uomo non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. Condotto in caserma, Presti Salvatore è stato dichiarato in stato di arresto. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria con decreto motivato, è stato rimesso in libertà non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure cautelari coercitive.
Successivamente, nel tardo pomeriggio, i militari della Stazione di Pachino hanno intrapreso un ulteriore servizio perlustrativo nelle campagne finalizzato alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, con particolare riguardo al territorio al confine tra Noto e Pachino, transitando nuovamente nei pressi del terreno dove, qualche ora prima, avevano sorpreso Presti Salvatore. Qui i militari hanno notato la presenza di un’altra autovettura nel terreno con un uomo ed una donna intenti a raccogliere limoni. I militari, pertanto, sono prontamente intervenuti bloccando in flagranza di reato Micieli Corrado ed Alecci Giuseppina. La coppia aveva raccolto già circa 80 chili di limoni, riponendone una parte nel bagagliaio dell’autovettura. Anche in questo caso la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario ed i due, dichiarati in stato di arresto, sono stati rimesso in libertà con decreto motivato dell’Autorità Giudiziaria non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure cautelari coercitive.
L’attenzione del Comando Compagnia Carabinieri di Noto rimane alta e costante sull’intera giurisdizione di competenza in considerazione del fatto che il fenomeno dei furti di limoni e dei prodotti agricoli in genere registra dati rilevanti che richiedono un’efficace e costante azione di contrasto al fine di tutelare un settore economico, quello ortofrutticolo, particolarmente importante per il territorio. Pertanto continueranno con assiduità i servizi di prevenzione e contrasto svolti dall’Arma dei Carabinieri per arginare il fenomeno delittuoso in questione, affiancando alla continua perlustrazione delle zone di campagna una specifica attività diurna di verifica agli ambulanti cittadini ed al sistema di trasporto delle merci su strada.
AUGUSTA (SR): SORPRESO MENTRE RUBAVA 150 CHILOGRAMMI DI LIMONI, ARRESTATO DAI CARABINIERI.
I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei furti nelle aree rurali, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per furto aggravato, danneggiamento e minaccia, Claudio Mangiafico, 41enne, di Priolo Gargallo (SR), nullafacente, pregiudicato.
I militari del Nucleo Radiomobile di Augusta, hanno sorpreso l’uomo in Contrada Cusumano dove insistono numerose agrumeti mentre stava asportando circa 150 Kg di limoni che poco prima aveva rubato da un fondo. L’uomo si era introdotto nel campo dopo aver creato un varco nella rete di recinzione che delimita il fondo con altre proprietà. I limoni sono stati restituiti al proprietario, mentre il Mangiafico, su disposizione dell’A.G., è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.