Nelle ultime ore due gravi episodi di maltrattamenti in famiglia hanno visto impegnati i Carabinieri:
nel corso del pomeriggio di ieri 5 luglio, a Pachino, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia P.R., classe 1988, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
Vittima la moglie che, per incomprensioni familiari, non sapendo opporsi al comportamento del marito, subiva da diversi mesi aggressioni verbali scaturite poi in violenze fisiche, mai denunciate. Ma l’ultimo episodio, che ha visto coinvolta fisicamente la donna la portata a chiedere aiuto ai Carabinieri che, intervenuti nell’immediatezza, hanno bloccato l’uomo mentre tentava di chiudersi in camera da letto, dopo aver aggredito la moglie.
In considerazione di quanto accaduto P.R. è stato dichiarato in stato di arresto e, espletate le formalità di rito, associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Inoltre, poco distante, ad Avola, i Carabinieri della locale Stazione, all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno tratto in arresto M. C., classe 1998, per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Le investigazioni dei Carabinieri hanno avuto origine a seguito di una denuncia da parte della madre, picchiata per non aver espresso i desideri del figlio, tratto in arresto. Offese, schiaffi, morsi e pugni che la donna avrebbe subito per alcuni anni prima di trovare il coraggio di denunciarlo ai Carabinieri. Come lei, raccontava la donna, avrebbero subito maltrattamenti, dovuti alle pressanti richieste del figlio ed ai correlati comportamenti violenti, anche il padre ed il nonno del ragazzo.
In diversi episodi, come ricostruito dagli inquirenti, il giovane avrebbe chiesto ai propri ascendenti danaro per acquistare sostanza stupefacente, minacciando anche i familiari con un coltello. In considerazione di tutti gli elementi raccolti, all’esito dell’attività di indagine, l’Autorità Giudiziaria ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere in esecuzione della quale il giovane è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a disposizione dell’A.G. aretusea.
Quelli in esame sono gli ennesimi episodi di violenza domestica su cui i Carabinieri sono intervenuti grazie alla continua presenza sul territorio ed alla fiducia riposta dalla vittima nell’operato dei Carabinieri e della Magistratura. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo decisione la fiducia verso le istituzioni. L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.