Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino hanno denunciato:
- I. (classe 1976), residente a Pachino, già noto alle forze di polizia per i reati di oltraggio e violenza a P.U., lesioni personali, diffamazione in concorso e per esercizio abusivo della professione in concorso;
- E. (classe 1984), residente a Pachino, già nota alle forze di polizia per i reati di oltraggio e violenza a P.U., lesioni personali, diffamazione in concorso e per esercizio abusivo della professione in concorso;
- G.(classe 1971), residente a Pachino, già nota alle forze di polizia per i reati di oltraggio e violenza a P.U., lesioni personali e diffamazione in concorso.
In particolare la vicenda trae origine dalla contestazione, nel mese di novembre 2015, di un divieto di sosta da parte di una donna ausiliario del traffico la quale, raggiunta dalla proprietaria del veicolo (C.G.) veniva picchiata riportando lesioni.
Successivamente, i coniugi S.I. ed S.E. intervistavano l’aggreditrice, sconfinando anche nella sfera privata della vittima e mettendone in dubbio il corretto operato, caricando il video su alcuni portali informatici di larga diffusione. Dagli accertamenti si evinceva che l’agenzia in questione svolgeva un’attività giornalistica senza alcuna iscrizione all’albo e, dunque, abusivamente, percependo profitti sulle notizie riportate grazie agli inserti pubblicitari.