Nella giornata di ieri, Agenti del Commissariato di P.S. di Pachino, hanno arrestato un uomo (classe 1993),residente a Pachino e già noto alle forze di polizia, resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti della convivente e della figlia minore di anni tre, nonché di lesioni personali nei confronti della donna e di minacce nei confronti del suocero. In particolare, verso le ore 8:30 di ieri, gli Agenti sono intervenuti per la segnalazione di una lite in famiglia e, giunti sul posto, apprendevano che, pochi istanti prima, una donna era stata trasportata presso il locale P.T.E. per ferite alla testa provocatele del proprio convivente per futili motivi.
Recatosi presso il P.T.E., gli Agenti acquisivano le prime informazioni sia dalla parte offesa che dal padre, dalle cui dichiarazioni emergeva che, oltre alle lesioni riportate a seguito della violenta lite che sfociava nel ferimento della giovane, già in altre circostanze la donna aveva subito percosse a causa della gelosia del compagno.
La vittima, verosimilmente intimorita dalla condotta del convivente, si rifiutava di fornire informazioni utili, limitandosi a dire che le erano caduti dei piatti in testa.
Tuttavia, da quanto si evinceva dal referto medico rilasciato dal P.T.E. in merito alle ferite riportate, gli Agenti approfondivano la vicenda, considerando poco attendibile quanto dichiarato dalla donna.
Le dichiarazioni dei genitori svelavano fatti diversi da quelli narrati dalla vittima, facendo emergere le responsabilità del compagno, il quale, invece di andare a lavorare, si nascondeva dietro una tenda ascoltando casualmente una telefonata tra la convivente ed una sua amica, alla quale confidava che il convivente era molto geloso e non aveva fiducia in lei; a quel punto, l’uomo le lanciava un piatto procurandole delle ferite lacero contuse alla testa. Attirati dalle grida della figlia, i genitori accorrevano e l’uomo scagliava addosso al suocero un casco da moto e successivamente si armava di un martello minacciandolo di tirarglielo addosso.
Inoltre, nel corso delle indagini, venivano alla luce altri episodi di maltrattamenti e aggressioni fisiche, anche nei confronti della bambina di appena 3 anni, picchiata perché giocava davanti alla porta oppure perché lo disturbava nel sonno, oltre alle minacce di morte nei confronti del suocero.
Per tali motivi, dopo le incombenze di rito, l’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Cavadonna.