Nel corso della mattinata odierna, a Catania, i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Siracusa su richiesta avanzata dal Pubblico Ministero Dott.ssa Margherita Brianese, traendo in arresto Caputo Vito Danilo, catanese classe 1989, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia ed attualmente già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altro reato. L’uomo deve rispondere dei reati di atti persecutori e danneggiamento nei confronti della ex compagna.
Nello specifico, Caputo Vito Danilo, dopo aver convissuto nove anni con la ex compagna dalla quale ha avuto anche una figlia, ha lui stesso deciso di interrompere la relazione per intraprenderne un’altra con un’altra donna. La ex compagna, accettando la volontà dell’uomo con cui aveva trascorso gli ultimi nove anni, è ritornata a Pachino dai propri familiari. Qui ha serenamente deciso di rifarsi una vita, iniziando a frequentare un altro uomo. Ma da questo momento è iniziato un vero e proprio calvario per la giovane: Caputo Vito Danilo, quasi a voler affermare il proprio possesso sull’ex compagna, ha iniziato a tormentarla, apostrofandola con frasi ingiuriose, minacciando ripetutamente, anche di morte, lei ed il suo nuovo compagno, seguendola nei suoi spostamenti, appostandosi nei presi della sua abitazione, telefonandola di continuo ed inviandole messaggi a tutte le ore del giorno e della notte. Ed è proprio nel corso di uno di questi appostamenti che l’uomo, in un momento di rabbia, al rifiuto della ex compagna di incontrarlo per parlare, è salito in auto e, utilizzando il paraurti come una sorta di ariete, ha danneggiato il portone di ingresso ed i gradini dell’abitazione della donna. Tali episodi, considerata la loro frequenza e gravità, hanno cagionato un duraturo stato d’ansia nei confronti della giovane vittima, facendole anche temere per la propria incolumità e quella dei suoi cari, esasperandola al punto da dover cambiare le proprie abitudini di vita per timore di incontrare il suo ex compagno e di rimanere vittima di un’altra scenata o dell’ennesima aggressione. Stanca di tale situazione, la donna ha chiesto aiuto ai Carabinieri, denunciando le vessazioni subite. I successivi accertamenti posti in essere dai militari sotto la guida dell’Autorità Giudiziaria hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti raccogliendo elementi tali da sostenere la misura cautelare emessa dal GIP.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Quello in disamina si configura come l’ennesimo episodio di violenza contro le donne, una situazione gravissima che Magistratura e Carabinieri sono riusciti ad affrontare grazie anche alla volontà della vittima di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo decisivo la fiducia verso le varie istituzioni che affrontano con professionalità e competenza lo specifico argomento.