Intorno le 19.30 di lunedì scorso, a seguito di richiesta telefonica, gli agenti del Commissariato di Pachino, sono intervenuti presso una locale macelleria, in quanto era stata segnalata la presenza di un giovane armato di bastone.
Poco prima dell’arrivo della volante, un’ulteriore segnalazione riferiva che il giovane si era ripresentato in macelleria questa volta armato di fucile.
Una volta sul posto, dalle notizie acquisite, gli agenti apprendevano di una vicenda familiare relativa ad una relazione sentimentale tra una donna ed un uomo tale V.C. 24enne residente in Pachino, dalla quale era nato un bambino.
Il rapporto si era rivelato sin da subito burrascoso a causa del carattere dell’uomo che, in seguito, non accettava la separazione dalla donna. Il fratello della ragazza riferiva che C.V., armato di bastone, voleva parlare con il suocero. Poco più tardi la stessa richiesta veniva fatta allo stesso suocero il quale però rifiutava categoricamente qualsiasi contatto con il giovane. Al rifiuto, l’uomo, brandendo il bastone, tentava di entrare in macelleria con il chiaro intento di aggredire il suocero fallita grazie . all’intervento del cognato che si scagliava contro C. V. riuscendo a farlo desistere dai suoi propositi.
Poco dopo, il giovane si ripresentava dinanzi la macelleria e, dall’interno della sua autovettura, puntava un fucile e gridava frasi sconnesse e minacce di morte. Tale azione induceva le vittime a rifugiarsi tutti all’interno della macelleria, in attesa che l’uomo desistesse dalla sua folle condotta.
Alcuni negozianti abbassavano le saracinesche dei propri negozi e solo il clacson delle altre auto, rimaste bloccate, induceva l’uomo ad allontanarsi.
Nel frattempo sopraggiungeva il personale della Volante che, rintracciato l’uomo, lo ha denunciato in stato di libertà per i reati di porto abusivo di fucile e minacce aggravate.
In tale contesto si procedeva al sequestro, altresì, di due fucili con munizionamento e di una sciabola regolarmente detenuti dal padre dell’uomo, rispondenti alle caratteristiche descritte dalle vittime.