L’ente pubblico è difeso dagli avvocati Giuseppe Losi e Giovanni Giuca
Il Tribunale amministrativo di Catania ha rigettato il ricorso presentato da Consorzio “Granelli”, rappresentato da Luigi Gennuso, contro l’ordinanza dello scorso luglio con la quale il sindaco aveva requisito gli impianti idrici di contrada Granelli.
Giovedì scorso il Tar catanese con sentenza breve ha accolto la tesi dei legali del Comune di Pachino, gli avvocati Giuseppe Losi e Giovanni Giuca, dichiarando inammissibile il ricorso per difetto di giurisdizione.
«Riceviamo la notizia con moderata soddisfazione – ha dichiarato l’assessore ai Servizi idrici, Andrea Nicastro – . Abbiamo sempre agito in nome della trasparenza, della legalità e del rispetto dei diritti e della salute dei cittadini e dei residenti delle contrade interessate. Ci siamo presi un’enorme responsabilità nell’affrontare una questione così intricata e dai contorni legali poco chiari che si era sedimentata ormai da anni».
Nel frattempo il sindaco Roberto Bruno, attraverso una ordinanza, aveva prorogato per altri 6 mesi la requisizione da parte del Comune di Pachino di tutti gli impianti idrici e le strutture di contrada Granelli, in cui l’erogazione dell’acqua, come accaduto nel periodo estivo, sarà garantita dal limitrofo comune di Ispica, in virtù di un accordo siglato nel luglio scorso dai rispettivi uffici del Comune di Pachino e di quello ragusano.
«La ragione dell’ordinanza sindacale di requisizione – ha continuato il sindaco Bruno – è stata proprio quella di voler fortemente restituire alla legalità e alla gestione pubblica, così come prevede la Legge regionale, un servizio di erogazione privato che era stato svolto dal Consorzio Granelli senza regole certe e, nonostante ciò, gli alti prezzi che imponeva agli utenti finali».
Nella foto l’assessore Andrea Nicastro e il sindaco Roberto Bruno