«La Sottocommissione parlamentare sia garante del ripristino della sanità iblea, oggi al collasso»: Così la parlamentare Marialucia Lorefice, membro della XII Commissione Affari Sociali. La Lorefice, ieri, ha preso parte alla Commissione Sanità dell’Ars che si è tenuta presso l’aula consiliare del Comune di Ragusa. «Bisogna ripristinare -dice la Lorefice- l’intera rete sanitaria iblea. Vogliamo che il ‘Giovanni Paolo II’ venga aperto prima possibile, ma in modo serio e pianificato e, soprattutto, quando sarà completamente in regola. Ben venga la Sottocommissione istituita ieri dal presidente della Commissione Sanità all’Ars, della quale farà parte anche il M5S, così come la concertazione con i primari per tutto quello che riguarderà il futuro della sanità iblea. I primari stessi, immaginiamo lo facciano già ma lo ribadiamo, devono ascoltare le istanze di tutti i dirigenti medici e anche del personale paramedico. La ‘rete’ funziona solo con la collaborazione di tutti.»
«La situazione alla quale, ieri, siamo arrivati era un disastro annunciato. Ripetutamente abbiamo sollecitato il dott. Aricò a dare risposte chiare. Lui ci tranquillizzava ma noi sapevamo benissimo che la situazione era drammatica. Lo abbiamo verificato durante la visita mia e della collega Ferreri presso il Civile e l’Arezzo. Il dott. Aricò non ha mai cercato di coinvolgere i medici nel suo ‘progetto’, la dimostrazione è lo scempio cui assistiamo. Anche ieri ha detto che al Civile è tutto rientrato nella normalità ma non è così. Nel momento in cui da parte di un manager non arrivano delle risposte i cittadini per primi fanno riferimento a noi, a tutti gli esponenti politici, per avere delle risposte. Non possiamo negare che c’è una grande preoccupazione tra i cittadini e anche tra i medici. Bisogna mettere i medici nelle condizioni di lavorare bene e nel massimo della sicurezza perché loro hanno la responsabilità delle vite umane e, nel caso succedesse qualcosa, loro sono i primi responsabili. A maggior ragione, com’è stato sottolineato ieri dai sindaci di Vittoria e Modica, il numero di medici è inferiore al numero necessario. Qui subentra il ruolo della politica che deve fare in modo di mettere negli ospedali un numero adeguato di medici. I presidi ospedalieri –conclude la deputata del M5S- devono avere tutto il necessario e fare in modo che i medici possano lavorare nel migliore dei modi. Quando ritorneremo alla normalità e in che modo? Ancora a questa domanda, purtroppo, non c’è risposta. Speriamo il termine della fine del mese, dato dalla direzione strategica dell’Asp 7 ieri sia, almeno questo, reale.»