Intervento energico del parlamentare regionale Onorevole Pippo Gennuso che ribadisce il concetto di “assenza delle istituzioni”, proprio nel suo paese, Rosolini. “ L’ordine pubblico – afferma Gennuso – non si può gestire sporadicamente. Non bastano 30 uomini che per 48 ore fanno i controlli del territorio, perché al terzo giorno, la criminalità torna a colpire. Gli sforzi dei carabinieri sono encomiabili, ma quando una caserma chiude alle 20, ed è il caso di Rosolini, il territorio diventa terra di conquista della criminalità. Così prosegue Gennuso: “C’è stato nei giorni scorsi un pattugliamento straordinario della zona, ma quando i militari dell’Arma sono andati via, la risposta è stata quella di un furto sensazionale. I malviventi hanno utilizzato un veicolo come ariete per commettere un colpo notturno al negozio “Acqua & Sapone”, a Rosolini. Questo aggiunge – è soltanto uno degli ultimi fatti che si sono verificati in città. Basta andare nelle campagne vicine, tra Rosolini, Pachino e Ispica e vedere i proprietari delle coltivazioni pronti a fare la guardia dei propri prodotti, altrimenti spariscono zucchine e altri ortaggi di stagione. La gente ha fame, non ha soldi e commette furti, come se tutto fosse normale”.
Per Gennuso, però, l’ordine pubblico, non è un fatto soltanto locale, ma è “una crisi delle istituzioni a Siracusa”, di “chi dovrebbe garantire la sicurezza del cittadino”.
“In questa terra – denuncia il deputato – ci sono i soliti paradossi: chi paga il pizzo è una volta vittima della mafia, chi denuncia l’estorsione è due volte vittima della mafia e quando le istituzioni non intervengono tutelando il cittadino, diventa per la terza volta vittima della mafia.Faccio queste affermazioni – prosegue il deputato regionale – perché le vivo sulla mia pelle. Non ho avuto nessun indugio a denunciare la mafia nell’ambito della mia attività imprenditoriale e dopo che gli estorsori sono stati arrestati, lo Stato mia ha lasciato da solo. Il rappresentante del governo in provincia di Siracusa ha detto all’agenzia Ansa che “la mia situazione viene monitorata”. Ma cosa bisogna aspettare che qualcuno possa farmi del male o colpire la mia famiglia?”.
Il parlamentare dice di avere parlato con le forze dell’ordine e che gli organici delle forze di polizia sono insufficienti in una provincia che impegna sempre più uomini e mezzi per far fronte ad un esodo biblico di migranti.
“Bisogna avere il coraggio di chiedere a chi di competenza più tutori delle forze dell’ordine, di non chiudere le caserme alle 20, di attuare un contrasto serio ed efficace alla piccola e grande criminalità. Se chi ha il compito di gestire l’ordine pubblico non è in grado di garantire sicurezza, è meglio che faccia un passo indietro e chieda di andare in posti più tranquilli. Non è il caso, però, della realtà siciliana”.Gennuso annuncia anche di ricorerre ad un sit in di protesta davanti la prefettura di Siracusa se le cose non dovessero cambiare.