Ragusa6 luglio 2016. Alle prime luci dell’alba, a Gela, i Carabinieri della Compagnia di Ragusa e gli agenti del Commissariato di Comiso, all’esito di laboriose indaginicoordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa dr.ssa. Monica Monego, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il medesimo Tribunale dr. Claudio Maggioni, nei confrontidi
- SCOLLO Gianluca, nato a Gela (CL) il 05/12/1985, pluripregiudicato;
- MARRETTA Salvatore Nicola Maicol, nato a Caltagirone (CT) il 20/10/1990, pluripregiudicato
- CACI Francesco nato a Gela (CL) il 14/09/1989, pluripregiudicato
- CASSISI Vincenzo, nato a Gela (CL) il 31/07/1986, pluripregiudicato.
I quattro sono stati individuati quali responsabili dei furti avvenutipresso Comiso e Santa Croce Camerina lo scorsodicembre 2015 ai danni di otto autovetture, due furgoni, un motociclo di grossa cilindrata, tre motocicli da cross e trenta colli di rete metallica.
In più occasionigli stessi, aggirandosi per le strade di Santa Croce Camerina e di Comiso,perpetravano i furti in ore notturne travisati con cappucci di felpe e berretti.Nel corso delle indagine è emerso che i malviventi iniziavano la loro azione criminosa inizialmente cercando di aprire i veicoli, per poi spostarli a mano lontano dalle abitazioni, in modo da non provocare rumori che destassero sospetto, ed una volta al sicuro li mettevano in moto per portarli via. Il motociclo invece è stato addirittura trainato dall’autovettura usata dai malviventi per arrivare a Santa Croce Camerina, fino all’uscita della città, ove, in un secondo momento è stato messo in moto e portato via. Dalle indagini effettuate è emerso anche che i ladri depositavano i mezzi rubati in un garage, dove poi venivano smontati e venduti. Inoltre gli stessi hanno utilizzato lo stessomodus operandi per aprire il garage da dove sono stati portati via i motocicli da cross. Nonostante le accortezze poste in essere dai malviventi, i Carabinieri e la Polizia di Stato riuscivano ad intercettare ed analizzare il loro modus operandi tanto da individuare le loro generalità e i loro spostamenti.
Infatti, al termine della prima fase delle indagini condotte dal personale della Polizia di Stato e dai Carabinieri,grazie all’acquisizione delle riprese delle videocamere a circuito chiuso di alcuni esercizi commerciali, è emerso non solo il numero delle persone che materialmente hanno operato i furti, ma soprattutto il modus operandi per asportare i veicoli, e le vie di fuga utilizzate dagli stessi una volta commesso il reato.
Il lavoro sinergico di Carabinieri e Polizia, continuato nei mesi successivi avvalendosi delle risultanze delle intercettazioni telefoniche e delle dichiarazioni fatte da diversi soggetti, ha consentito di “scovare” quei gravi indizi di colpevolezza necessari all’emissione della misura cautelare anche nei confronti di tutti e quattro i complici. Tutti questi furti oltre ad aver recato un danno economico alle vittime, hanno destato preoccupazione tra gli abitanti della cittadina
I quattro, tutti già noti alle forze dell’ordine, questa notte, sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni di Gela e dopo le formalità di rito, sono stati dichiarati in arresto e associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.