La geologia è una scienza e i rischi territoriali di tipo geologico sono una realtà. Non parlare di geologia, vuol dire trascurare i rischi che partendo dalle alluvioni e dalle frane, arrivano ai terremoti e alle altre calamità naturali.
Il Regolamento edilizio del nostro comune, Siracusa, è assolutamente monco di ogni riferimento che riguarda la geologia. L’unico aggettivo, esattamente “geologico”, lo troviamo all’art. 114 del succitato Regolamento edilizio dove si parla di parcheggi nel sottosuolo.
Ma cos’è il Regolamento edilizio? Qualunque azione dell’uomo interagisca col territorio e ne modifichi l’assetto, tende a variarne l’equilibrio.
Le norme da osservare in tutte le attività edilizie che si improntano sul territorio, costituiscono appunto la materia che riguarda il Regolamento edilizio.
Vogliamo ricordare che tra le norme utilizzate per la stesura del Regolamento edilizio di ogni comune, come tra l’altro scritto all’art.1 del Regolamento edilizio del comune di Siracusa titolato: “Oggetto e contenuto del Regolamento edilizio”, c’è il DPR n 380 del 6 giugno 2001.
Esaminiamo ora alcuni articoli di tale norma di rango primario, cioè il DPR n.380, dei quali, purtroppo, non troviamo esplicita traccia nel nostro Regolamento edilizio. Iniziamo dall’art.52, secondo il quale tutte le costruzioni che si realizzano nella nostra Repubblica, devono prevedere degli studi geologici adeguati che partono da indagini approfondite sulle terre e sulle rocce. Sicuramente, oggi molto più di ieri, le nuove costruzioni sono realizzate tenendo conto di tale articolo, ma nessuna relazione geologica preliminare è richiesta nel Regolamento edilizio del comune di Siracusa.
In merito al Capo IV del DPR in oggetto recante disposizioni circa ai “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”, il Regolamento edilizio del comune di Siracusa non richiama nessuna specificazione o dettaglio. Solo l’art.98 cita una “normativa antisismica” molto anonima. Si ricorda che oggi esiste il DM 14 gennaio 2008 entrato in vigore dal luglio 2009 e che ha rivoluzionato moltissimo gli approcci alla progettazione dei manufatti, partendo dalla figura del progettista, non più identificato come singola persona fisica.
Tra i commi dell’art.93 del DPR n.380, infine, ve ne sono alcuni, esattamente il 3, il 4 e il 5, che pongono l’attenzione sul calcolo della fondazione degli edifici, con tutto quanto lo riguarda. Quest’ultimo aspetto è fondamentale in merito a quanto attiene alla competenza del geologo e alla conoscenza della geologia in relazione, soprattutto, a ciò che viene esplicitato con le attuali nuove norme tecniche sulle costruzioni (DM 14 gennaio 2008).
Nell’attuale Regolamento edilizio del comune di Siracusa, non esiste, in merito a quanto sopra riportato sul rischio sismico, alcun riferimento o richiesta di relazione di fattibilità geologica vincolante al rilascio della Concessione edilizia.
Per concludere, occorre che il Consiglio comunale metta mani al Regolamento edilizio del comune di Siracusa perché la sicurezza di chi vive il territorio comunale e la tutela dello stesso, passino inderogabilmente attraverso tre punti già portati a conoscenza del sindaco e della sua Giunta lo scorso 3 novembre 2010 dall’Ordine regionale dei geologi di Sicilia, a nome dello scrivente consigliere regionale, dei quali però, ahimè, non si è avuto esito alcuno, fosse pure una sola risposta scritta, e che sono:
1.1 “Per tutti gli edifici ricadenti nei centri storici e nei “netti storici” (quelle costruzioni realizzate prima del 1939, ma non per forza, attualmente, con una valenza storica o paesaggistica) del comune di Siracusa, si prescriva l’adeguamento sismico nel caso di progetti di ampliamento, partendo da studi mirati di microzonazione sismica per avere contezza di tutti quei fattori geologici che possono amplificare gli effetti distruttivi delle onde sismiche del sottosuolo”;
1.2 “I progetti di cui alla legge sul Piano Casa siano corredati, per il rilascio della Concessione edilizia, di relazione di fattibilità e compatibilità geologica a firma di tecnico geologo abilitato ed iscritto all’Albo professionale. Tale relazione di fattibilità geologica deve essere, inoltre, presentata per tutte le nuove istanze di fabbricazione edilizia e per i progetti di demolizione e ricostruzione, fatti salvi gli elaborati progettuali già previsti dalle normative tecniche ed urbanistiche vigenti per la progettazione”
1.3 Poiché il compito principale delle Commissioni edilizie è quello di verificare la corrispondenza tra quanto presentato nei progetti e gli strumenti urbanistici vigenti nel comune, lo studio geologico da sottoporre all’esame della Commissione edilizia, corrispondente al progetto preliminare, deve essere vincolante ai fini del rilascio della stessa Concessione, ricordando che non esiste alcun aggravio per la committenza in quanto in base all’art. 26 del DM 18.11.1971 e ss.mm.ii, cioè del Tariffario Professionale dei Geologi, si chiarisce che il progetto preliminare è riconosciuto economicamente in sede di progettazione definitiva ed esecutiva. In particolare, si cita testualmente parte dell’art. 26 “…con l’aliquota del progetto esecutivo vanno sempre sommate quelle del progetto di massima…”.
Si desidera, infine, fare un’ultima considerazione. Il comune di Siracusa, in base all’ultima Opcm –ordinanza del Consiglio dei Ministri- n. 3907 pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’1 dicembre 2010, poteva ricevere, inviando opportuna richiesta alla Regione entro 60gg dalla pubblicazione della presente ordinanza sulla GU, una somma di 18.000 euro per la effettuazione di studi di microzonazione sismica, cioè quegli studi che ci danno contezza, sito per sito, di come può reagire ogni singolo manufatto alla sollecitazione di un terremoto.
Sono moltissimi (o forse la totalità?) i comuni della provincia di Siracusa che non hanno presentato l’istanza per ricevere i contributi previsti dalla Opcm summenzionata e non ci è giunta notizia che tale istanza sia stata avanzata dal comune capoluogo.
Se così fosse, cioè se il comune di Siracusa non ha presentato alcuna istanza per ricevere i contributi, non si può certo recuperare con la democrazia partecipata o con riunioni “fiume” sul PRG ma, invece, si evince una lunga scia di amministrazione della cosa pubblica, che dura ormai da molti decenni, forse un po’ distratta su alcune tematiche fondanti che riguardano la salvaguardia del territorio e la sicurezza della vita di chi lo abita.
Siracusa, 27-02-2011
Antonio Gallitto
Consigliere Ordine Regionale dei geologi di Sicilia