«Il documento pubblicato sul sito della Regione siciliana e in Gazzetta ufficiale indica chiaramente i tagli che subirà la rete ospedaliera. Tagli -spiega la parlamentare Marialucia Lorefice, membro della Commissione Affari Sociali- che vanno ad aggravare ulteriormente la già allarmante situazione che vive la sanità siciliana e quella della provincia di Ragusa. Tagli che, inevitabilmente, si ripercuoteranno sui cittadini, privati di importantissimi servizi, ma anche sul personale medico e sanitario messo ulteriormente in difficoltà nell’esercizio della propria professione».
«Una rete -aggiunge la deputata Lorefice- che è stata ridisegnata e ridimensionata dal Governo regionale, tra errori grossolani, refusi e voti lampo, secondo le imposizioni del Governo nazionale ma senza tener conto delle richieste o delle osservazioni condivise dagli esperti del settore. I cittadini ancora una volta si trovano a dover assistere a passerelle e promesse pre-elettorali, ad ascoltare bugie».
«Anche gli ospedali dell’ex provincia di Ragusa tra tagli e rimodulazioni non se la passeranno meglio. Se da un lato la buona notizia sono gli spoke, dall’altro alcuni “refusi”, come sono stati definiti, hanno depennato interi reparti pregiudicando la classificazione delle stesse strutture ospedaliere come DEA di I livello. Lo stesso ‘Giovanni Paolo II’ di Ragusa risulterebbe privo di alcune strutture fondamentali per la classificazione come DEA. Come può la classe politica dirigente fare errori del genere quando si ha a che fare con il diritto alla salute e come può fidarsi il cittadino di promesse a mezzo stampa? Di promesse ne sono state fatte fin troppe in passato e si sono poi rivelate letteralmente delle prese in giro. Talune scelte strategiche, chiusura di reparti o spostamenti risultano davvero incomprensibili, sembrano rispondere non ad esigenze di funzionalità bensì a dinamiche politiche. Sembra che l’unica vera ossessione siano i prossimi appuntamenti elettorali. Sarebbe auspicabile che una volta per tutte ci rendessimo conto che l’unico nostro compito, in quanto portavoce, sia quello di fare gli interessi dei cittadini».
«Occorre -evidenzia la parlamentare del M5S- garantire servizi, facilitare l’accesso alle cure, lo sblocco del turn over, velocizzare le liste d’attesa. Questa nuova rete ospedaliera non verrà di certo incontro a tali esigenze, anzi, si vanno a rovinare importanti reparti, che sono diventati delle eccellenze grazie alla professionalità, formazione e dedizione del personale medico e sanitario. Non si può giocare con un settore importantissimo come quello della Sanità. Spiace, inoltre, dover notare, che il ministro non risponde nemmeno alle nostre missive. Nell’ultima chiedevamo alla Lorenzin di verificare che il testo relativo al piano di riordino della rete ospedaliera inviatole dalla Regione siciliana corrispondesse al documento pubblicato sul sito istituzionale regionale. Nessun riscontro. Probabilmente -conclude la Lorefice- dimentica che essere ministro significa confrontarsi e dare risposte esaustive anche a chi fa parte di uno schieramento politico diverso da quello di appartenenza, così da permetterci di fornire delle risposte che è doveroso dare nella maniera più esaustiva possibile».
L’addetto stampa Valentina Maci Odg 153453