Bufera giudiziaria al Comune di Rosolini per le nomine del sindaco Pippo Incatasciato sul nucleo di valutazione avvenute nello scorso mese di novembre. La Procura della Repubblica di Siracusa, dopo une esposto presentato da Irene Scala, parte offesa e che sarebbe stata esclusa nonostante avesse i requisiti. Il pm che conduce le indagini, Vincenzo Nitti ha iscritto il primo cittadino, Pippo Incatasciato, nel registro degli indagati accusandolo di abuso in ufficio in concorso per presunte irregolarità nelle nomine del nucleo di valutazione fatte il 3 novembre dello scorso anno. Secondo la pubblica accusa Incatasciato avrebbe nominato persone che sarebbero state a lui vicine, nella campagna elettorale del 2018. La conclusione delle indagini è stata notificata a Simone Migliore, Gianluigi Pitrolo, Viviana Basilico e Gianni Cassarino. Diverse tra loro le accuse che vanno dalla vicinanza al sindaco nella campagna elettorale, alle “false dichiarazioni” in riferimento all’articolo 76 della legge 445-2000.
E’ rimasta coinvolta nell’inchiesta Viviana Basilico che si era dimessa nonostante le sue dimissioni. La professionista era finita come gli altri nell’occhio del ciclone mediatico per l’amicizia tra il padre ed il sindaco Incatasciato. Anche Pitrolo rinunciò alla nomina. Il posto di Basilico e Pitrolo furono presi da Cassarino e Marco Cannarella, ma quest’ultimo non è coinvolto nell’inchiesta. Gli interessati si difendono affermando di non avere violato la legge, ma l’inchiesta non si ferma. Dopo quella nomina, uno dei leader dell’opposizione, Tino Di Rosolini, aveva chiesto le dimissioni del sindaco.