Nel corso della giornata di ieri 23 maggio, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione di sostanza stupefacente BONA Calogero, disoccupato, classe 1956, SPICUZZA Paolo, operaio, classe 1963, e CARBONE Giulio, disoccupato, classe 1960.
La costante ed incisiva presenza sul territorio e la quotidiana attività informativa posta in essere dai militari dell’Arma hanno consentito di individuare, in contrada “Valle Vascelli”, sei impianti serricoli all’interno dei quali sono state rinvenute nr. 7500 piante di “cannabis indica”, in piena infiorescenza, per un peso complessivo di circa 1200 kg, tutte sottoposte a sequestro in attesa dei successivi accertamenti di laboratorio.
Le piante erano regolarmente annaffiate mediante un impianto di irrigazione azionato dai tre arrestati, i quali avevano anche predisposto nei pressi delle serre una roulotte ove poter riposare e vigilare con continuità la coltivazione delle piante di “cannabis indica”.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.
AUGUSTA (SR). ARRESTATO DAI CARABINIERI PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA.
I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali G. T. 37enne, di Augusta, nullafacente, pregiudicato.
A seguito dell’ennesimo episodio di violenza domestica, i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta, su segnalazione dei vicini allarmati dalle richieste d’aiuto, sono intervenuti in via Megara di Augusta per una violenta lite familiare. Sul posto i Carabinieri appuravano che l’uomo, come altre volte in passato, aveva aggredito, per futili motivi, la propria convivente che si presentava stremata dalle percosse di cui riportava evidenti segni al volto. All’arrivo dei militari accanto alla donna c’era ancora il suo convivente in preda ai fumi dell’alcol. L’uomo era in stato di profonda agitazione e continuava ad inveire, nonostante la presenza dei miliari, contro la sua convivente. Le ulteriori indagini hanno fatto emergere una situazione di violenze domestiche continue e reiterate nel tempo con percosse, insulti e minacce ed il tutto aggravato dal fatto che le violenze avvenivano alla presenza della figlia minore della vittima. Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei militari è stato davvero provvidenziale. Non senza fatica il convivente violento è stato arrestato e portato in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
L’arrestato, su disposizione dell’A.G., è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa.