Giorno 19 febbraio si è tenuta, come da tradizione, la celebrazione della Messa Pontificale in onore di San Corrado Confalonieri, patrono di Noto e compatrono della Diocesi. Il Pontificale ha avuto inizio alle 10,30 presso la Basilica Cattedrale di San Nicolò, preceduto dalle tre messe mattutine per i pellegrini, e ha accolto numerosi devoti da tutta la diocesi. Durante la celebrazione il cancelliere della curia, don Antonio Maria Forgione, ha preso lettura del decreto di indizione dell’Anno Giubilare Corradiano, firmato dal Cardinale Mauro Piacenza e da Monsignor Antonio Staglianò, che segna l’apertura del ciquecentenario dalla beatificazione di Corrado Confalonieri, operata da Mons. Giacomo Umana su mandato di Papa Leone X il 28 febbraio 1515. L’anniversario prevederà, nel periodo che va dal 19 febbraio 2015 al 19 febbraio 2016, numerose celebrazioni liturgiche, iniziative di carità cristiana e la concessione dell’indulgenza plenaria da parte della Penitenzieria Apostolica, la quale si compone di tre momenti: la Confessione Sacramentale, la Comunione Eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre, il tutto accompagnato da un pellegrinaggio presso la Basilica Cattedrale di Noto e la partecipazione ad almeno una celebrazione svolta durante l’Anno Giubilare.
L’omelia di Mons. Antonio Staglianò che ha seguito questo annuncio ha toccato i temi dell’amore e della carità: “non si può amare senza conoscere, più si conosce e più profondamente si ama. Questo è un anno per conoscere Corrado e amarlo di più dove lui ha mostrato la verità dell’amore”, esortando i devoti a conoscere sempre più San Corrado e le sue opere. Mons. Staglianò ha poi citato la metafora del miracolo del pane caldo operato dal Santo per invitare i fedeli alla carità cristiana e al volontariato e ha salutato il pittore Silvio Crespi, da lui incaricato per realizzare una nuova immagine di San Corrado come uomo forte nell’itineranza, la cui mistica passa dall’incontrare i poveri e procedere verso di essi.
Al termine dell’omelia il Sindaco Corrado Bonfanti ha offerto il cero votivo che dal 1943, con la preghiera al Santo patrono di liberare la città dalle incursioni aeree belliche, ogni anno viene acceso in questa ricorrenza. Dopo la Comunione Eucaristica è stata letta la preghiera molto toccante dedicata a San Corrado da parte dei portatori dei cilii.
La celebrazione si è conclusa con l’inno del Santo Patrono, colonna sonora dell’intera giornata di festeggiamenti.