IL VALORE POETICO DELLA CANZONE D’AUTORE ITALIANA
con Baustelle / Francesco Bianconi, leader dei Baustelle
moderatore Gianluca Runza
letture di Carmen Panarello
organizzazione Amici della Fondazione Teatro di Noto, Centro Giovanile “T. Schemmari” (Noto)
ingresso gratuito
L’ultimo incontro della rassegna dedicata alla poesia ha come tema “Il valore poetico della canzone d’autore italiana”. Ospite Francesco Bianconi leader dei Baustelle, che converserà con Gianluca Runza, giornalista di Rumore magazine. Un excursus attraverso il meglio della canzone d’autore con un talento della scena musicale italiana. La conversazione sarà intervallata dalla lettura di alcuni testi composti da Bianconi per i Baustelle. Dopo l’incontro Bianconi firmerà le copie del suo primo romanzo “Il regno animale” (Mondadori) presso “anche gli angeli” concept- store (via Silvio Spaventa, Noto)
Baustelle (parola tedesca da pronunciare in assoluta libertà) è un gruppo nato a Montepulciano, provincia di Siena, nel 1996. Alcuni demo aprono la strada all’esordio discografico con “Sussidiario illustrato della giovinezza”, prodotto artisticamente da Amerigo Verardi – eroe di culto del rock/pop nazionale già dagli anni ‘80 – e uscito nel giugno del 2000 per l’etichetta indipendente Baracca e Burattini. Il CD incuriosisce pubblico e addetti ai lavori per la personalità messa in luce nell’amalgamare la miglior canzone d’autore italiana e francese, la new wave, l’elettronica vintage, la bossa nova, le colonne sonore degli anni ‘60 e ‘70: non a caso nei referendum dei mensili “Mucchio Selvaggio” e “Musica & Dischi” si impone come “debutto italiano dell’anno.
23 e 24 MAGGIO ore 20.45; 25 MAGGIO ORE 18.15
DOPPIO GIOCO
o il mondo al di là dello specchio
con Valentina Salerno
e con Leandro Catera, Jacopo Battiato, Giuditta Battiato, Enrico Beninato, Olimpia Fallico, Corrado Morale, Matteo Napolitano, Paolo Vasile,
figurante Rachi Weidmann
parole di Mariangela Gualtieri
costumi Rosanna Monti
light designer Renzo Di Chio
elaborazione sonora Saverio Damiani
realizzazione maschere, elementi di scena e attrezzeria Giuseppe Bonfiglio e Giuseppe Favaloro
assistente regia e produzione Andrea Castiglione
sartoria Bice Minori (Roma) e Sartoria Scollo (Noto)
calzature Sacchi (Firenze)
produzione Fondazione Teatro V.E. di Noto
regia, ideazione dello spazio e partitura fisica Corrado Russo
SPETTACOLO CON POSTI LIMITATI
U na volta ero piccola, ero senza parole. Ero piccola e senza parole.
Una volta ero molto leggera, pesavo pochi chili. Una volta
c’erano solo tre o quattro chili di me, solo pochi chili di me,
solo pochi chili avevano il mio nome.
(Mariangela Gualtieri)
DOPPIO GIOCO o il mondo attraverso lo specchio non uno spettacolo per l’infanzia, ma destinato ad un pubblico misto, adulti e ragazzi. Abbiamo lavorato sul significato del doppio, ossia dell’essere che si sdoppia e si moltiplica all’infinito. E lo abbiamo inserito in un contesto onirico prendendo a pretesto alcune suggestioni tratte da “Alice attraverso lo specchio” di Lewis Carroll. Ne è scaturito uno spettacolo diviso in quadri, riscritto ex novo grazie all’apporto e al lavoro collettivo degli interpreti.
In Alice attraverso lo specchio gli elementi costitutivi del nonsense – le poesie e i giochi – si accampano con frequenza ancor maggiore rispetto al primo libro delle avventure di Alice. Tutto lo spettacolo riprende il tema del gioco e il personaggio di Alice viene sostituito da un bambino che viaggia attraverso questo mondo parallelo sdoppiandosi e confondendosi con l’immagine di sé. Il motivo persuasivo del doppio regna incontrastato nello spettacolo: i personaggi si rispecchiano a vicenda; i personaggi giocano la loro partita con mosse obbligate ma anche con una certa noncuranza. Nel mondo al di là dello specchio i personaggi si presentano generalmente in coppia e molto spesso il loro destino è segnato poiché essi sono figurazioni tratte da filastrocche e nursery rhymes preesistenti.Il rovesciamento è una regola manifesta e dichiarata, anzi è una regola che si arroga il privilegio della razionalità, perché è inserita nella struttura autorevole del gioco. Nel gesto finale il Cappellaio, con la rievocazione dei bambini/Alice che hanno intrapreso il viaggio, rifiuta l’assurdo, la confusione e la follia per uscire dal sogno. Negazione e affermazione si identificano, sono tutt’uno. L’energia del Cappellaio che emerge dalla nebbia (in cui appare all’inizio) luminosa dello Specchio è la stessa che l’ha fatto e lo farà entrare ancora e ancora e ancora, come Alice. La domanda shakespeariana “che cos’è la vita se non un sogno?” (come ne La Tempesta di W. Shakespeare) è anche quella che conclude lo spettacolo.
INFO E BIGLIETTERIA: tel 0931 896655 (Biglietteria dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12; giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17); BIGLIETTERIA ON LINE www.fondazioneteatrodinoto.it
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