Noto, 29.06.2010
Se così continua da parte della Regione, qualsiasi Comune, sia esso virtuoso o meno, sarà destinato sicuramente a non poter garantire i servizi essenziali se non addirittura a dover dichiarare i dissesto economico.
Non è possibile, infatti, che la Regione, nonostante le dichiarazioni relative a riforme strutturali, non metta in condizione i Comuni di poter operare ma soprattutto garantire i servizi essenziali.
Se oggi Noto ha raggiunto e superato abbondantemente la quota del 30% di differenziata non lo si deve ad alcun “aiuto” o contributo della Regione, che in termini di rifiuti non ha ancora fatto nulla. Tutto ciò è frutto esclusivamente di economie comunali e di attenta e sana gestione dei rifiuti e delle risorse del Comune di Noto.
Ultima incresciosa e mortificante “beffa” si è avuta in termini di servizi distrettuali, coordinati e gestiti dalla Regione Siciliana. Infatti, a fronte di una richiesta legittima di oltre 2.100.000,00 euro per il buono socio-sanitario, la Regione ha corrisposto soltanto la somma mortificante di € 94.000,00; dando la possibilità a tutti i Comuni del Distretto di erogare agli aventi diritto (che versano in gravissime condizioni e per le quali necessitano di assistenza sociale) la misera somma di € 251,00. Tale somma è ancora più mortificante solo se si considera che l’anno scorso la Regione Sicilia ha corrisposto la somma di € 600.000,00 consentendo ai Comuni, con la quota di compartecipazione del 20%, di corrispondere ad ogni avente diritto la somma annua di 2.300 euro.
Tale situazione è di grandissima gravità e rappresenta l’ennesima difficoltà a cui i Comuni non sono più in condizione, quale anello finale nell’interlocuzione con la gente, di poter far fronte.