PASSIONE CIVILE è nettamente contraria a progetti che stravolgono l’assetto viario e urbanistico della storica piazza Mazzini di Noto, un intervento che mortifica l’unicum voluto dagli architetti che idearono la città ingegnosa.
Ci lascia oltremodo stupiti la superficialità, l’approssimazione, fino ad arrivare all’ignoranza, di chi ha pensato e di chi ha avallato la resecatura dell’impianto architettonico di Piazza Mazzini, un obbrobrio non contemplato dalla delibera di Giunta n. 287 del 4/12/2014 che, a questo punto, non fornisce più alcuna legittimazione giuridica al progetto.
Un intervento che ignora il Codice dei Beni Culturali che nel capitolo I, art. 11 elenca alla lettera g) tutela le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico, e che fa il paio con l’orribile installazione dei supporti illuminotecnici sugli storici balconi di PalazzoNicolaci.
La delibera di Giunta n. 287 del 4/12/2014 riguarda l’approvazione in via amministrativa della sistemazione e la ripavimentazione stradale con un rifacimento del sistema di drenaggio urbano di alcune vie del Piano Alto e anche gli allegati tecnici non fanno alcun riferimento ad un intervento che sfregia profondamente lo storico asse viario ed altera il tessuto urbanistico del Centro Storico.
Una delibera, completamente disattesa nei contenuti, lesiva dell’immagine dei firmatari con aspetti che possono, al netto di ulteriori chiarimenti e sviluppi, andare anche aldilà delle questioni legate alla politica e alla campagna elettorale.
Passione Civile si è già attivata, in tutte le sedi, per verificare e indagare sulla responsabilità della modifica di un progetto che nulla ha a che vedere con l’originale previsto dall’atto amministrativo approvato.
Certo, siamo consapevoli che è necessario avviare una fase di “visione” piuttosto che di semplice conservazione con interventi che prevedano anche un ridisegno degli insediamenti urbani architettonici e viari che siano vocati verso una dimensione consona a creare una buona integrazione tra lo splendido patrimonio ereditato e nuove idee e nuovi architetture.
Non è possibile intervenire senza prima avviare finalmente un secondo tempo del Piano di Gestione attraverso una diversa scala di progettazione, gestione e programmazione per rafforzare una identità della città sulla base di valori riconosciuto dall’Unesco.
Per questo ci opponiamo a interventi sbagliati e a macchia di leopardo!
Si ha comunque l’impressione che quello che sta succedendo a Noto con questa amministrazione è un po’ come la storia della vita, quando capita di venire in possesso di una enorme eredità. Non hai fatto nulla per averla, ma a quel punto puoi meritartela o la svendi”.
Bonfanti ha fatto poco per meritarselo ma, da qualche tempo, ha cominciato anchela svendita.
Passione Civile lo impedirà!
Il portavoce
Niccolò Salvia
Carmelo Filingeri