La coerenza che ho sempre posto come tema trasversale nella mia azione pubblica oggi sfocia nell’esigenza di aggiungere un’ulteriore connotazione politica alla mia azione amministrativa.
Come intendo oggi l’adesione politica al PD? entro nel partito per continuare a fare quello che ho fatto, a rappresentare i valori che ho rappresentato e le speranze nelle quali credo, entro nel partito perché oggi e fino a prova contraria c’è un’ala forte che dà spazio a questi valori solidi e laici della politica, e in questo modo e per questa via, proverò a riunire nel partito chi in città li condivide senza tentennamenti con l’intento di imprimere maggiore spinta verso la loro realizzazione, attraverso azioni condivise di oculata gestione e di sana amministrazione, azioni che siano maggiormente supportate in ambito cittadino come anche in area provinciale.
Perchè il PD? La mia sola esperienza partitica è legata al PD, del quale sono stata vicesegretaria prima di essere chiamata dal sindaco Bonfanti ad assumere il ruolo di assessore tecnico. Credo e lavorerò per un’idea più aperta e nuova del Partito Democratico, per una sintesi delle varie posizioni, sempre a salvaguardia dell’unità della Sinistra cittadina, per rafforzare un’area progressista che sappia misurarsi al suo interno con le componenti più critiche usando il dialogo, il confronto democratico e la partecipazione trasparente. Un PD che dia più spazio ai giovani, alle donne e ai movimenti per imprimere una qualificante ed incisiva azione di cambiamento. Da sempre sono vicina ai valori della Sinistra, in particolare alla sua area movimentistica e ambientalista. Tale radice e appartenenza personale è riconfermata dalle mie scelte politiche e amministrative. La mia presenza dentro il PD, supera la segmentazione in aree ed è connotata dalla vicinanza al gruppo di Rinnovamento per Noto, ai comitati a tutela dell’ambiente e a tutta quella società civile esterna al PD che interpreta il senso civico con il volontariato e l’impegno.
Mi aspetto che la segreteria del circolo locale abbia elasticità e capacità di analisi per interpretare la delicata realtà attuale, qualità necessarie ad abbracciare tutte le componenti. Insieme lavoreremo per le prossime elezioni, confermando il sostegno all’attuale sindaco Corrado Bonfanti, con cui si è sempre più consolidato un asse che ha i suoi punti di contatto nella ferma tutela dell’ambiente, nella legalità, su una visione della città che fondi il suo sviluppo sul turismo culturale, naturalistico e non di massa, che sappia trovare il giusto equilibrio fra il rispetto del decoro del centro storico e sviluppo commerciale. Importanti saranno le linee programmatiche e il panorama delle alleanze future che dovranno essere condivise.
La mia identità mi porterà a proseguire da questo momento con più forza queste linee guida:
- Visione programmatica: la Cultura come cerniera fra Centro e Periferia (Equità sociale)
La mia azione politica ha da sempre messo al centro la cultura, intesa innanzitutto come potente strumento di coesione sociale, visione valoriale che si traduce in azione di welfare culturale nelle periferie. Le politiche culturali adottate discendono direttamente dal Piano di Gestione del nostro sito UNESCO (eventi e beni culturali quali attrattori di turismo culturale, non di massa; luoghi della Cultura -Biblioteca, Musei, aree archeologiche fruibili con gestione integrata pubblico/ associazionismo/privato e con tecnologie all’avanguardia; edutainment, educazione ed intrattenimento; edifici comunali in stato di abbandono restaurati e destinati a diventare contenitori culturali – vedi bozza piano delle Politiche Culturali presentate alle associazioni culturali e recepita dai tecnici del nuovo PRG quale visione ispiratrice per la città di Noto nell’imminente futuro)
- La Cultura, a Noto, diventa cardine di crescita occupazionale
Parlo della visione di INDUSTRIA DELLA CULTURA: il patrimonio culturale materiale ed immateriale della nostra città è perno identitario e oggetto di un processo di valorizzazione. Attraverso la realizzazione di eventi che parlano di ed esprimono tale patrimonio, fra tradizione e innovazione, si sono aperte possibilità di indotto occupazionale per giovani operatori culturali e del turismo. Occorre continuare su questa strada.
La Cultura intesa come motore del cambiamento e dell’inclusione, strumento per abbattere discriminazioni e disuguaglianze: SI alle differenze da tutelare verso una società plurale ed equa, che punti al raggiungimento della pari dignità per ogni soggetto.
- Tutela dell’ambiente, della biodiversità, delle aree archeologiche e naturalistiche secondo i criteri Unesco sulla sostenibilità ambientale
La mia azione politica e programmatica è stata sempre connotata da attenzione massima all’Ambiente: NO alle trivellazioni off-shore e in terraferma, NO al consumo del suolo, né all’espansione verso nuove aree del perimetro urbano o del territorio, SI ad una economia fondata sul turismo culturale, sull’agricoltura di qualità, sulla tutela e valorizzazione delle coste e del mare, SI al ripopolamento del centro storico da parte della comunità dei cittadini attraverso la possibilità di riqualificare e ristrutturare vecchie abitazioni.
La bellezza del paesaggio e la ricchezza del territorio per la nostra comunità, se tutelati e valorizzati correttamente sono importante fonte di ricchezza perchè grandissimo attrattore turistico/culturale e naturalistico.
- Questione morale e legalità
La Cultura diventa strumento civico se intesa come cambiamento della coscienza; la partecipazione alla vita pubblica deve essere sentita come tutela del Bene Comune, escludendo con forza ogni manifestazione di politica clientelare, ogni mezzo per il soddisfacimento dei bisogni individuali. La Cultura diventa, se libera dai giochi clientelari, vera forza di cambiamento in grado di tracciare binari che favoriscano il miglioramento delle condizioni delle varie categorie e non dei singoli cittadini.
La consapevolezza che un tale orizzonte politico e amministrativo richiede energie diffuse, che esulino dalle gerarchie tradizionali, mi ha sempre spinto ad assumere come metodo di confronto e programmazione, una leadership condivisa e circolare; essa esclude ogni struttura verticistica e, grazie all’efficacia della partecipazione democratica costante nelle scelta degli obiettivi e delle strategie per raggiungerli, garantisce uguali possibilità a ciascun cittadino che vuole contribure a prendersi cura della cosa pubblica.
Per questo, oggi, la formalizzazione di rappresentante del Pd in seno alla giunta Bonfanti, per me rappresenta il compimento di un percorso che da tempo compio insieme a una larga fascia di cittadinanza che mi onora della sua fiducia.
Cettina Raudino
Vicesindaco e Assessore alla Cultura