“Dando seguito alle numerose segnalazioni che mi pervenivano da tempo a mezzo social sulla situazione del rifugio sanitario, mi sono recato a Noto insieme alla mia collega Maria Marzana e con i carabinieri, per constatare la reale situazione dei cani detenuti all’interno” esordisce Paolo Bernini, Portavoce alla Camera dei Deputati.
“Abbiamo trovato all’interno della struttura farmaci e cibo scaduti, un gabbione con due cuccioli affetti da diarrea e lasciati tra le proprie feci” asseriscono i deputati Bernini e Marzana. “Il rifugio – incalza Bernini -non è conforme strutturalmente a quanto previsto dalla normativa; è bene precisare che nessuno dei responsabili ci abbia saputo fornire la denominazione corretta della struttura, e nello specifico non era neppure presente un’area di quarantena separata dai box di stallo. Abbiamo inoltre riscontrato la totale assenza di qualsivoglia protezione per impedire che dall’esterno fossero somministrati cibo o addirittura bocconi avvelenati ai cani, la superficie dei box non è impermeabile, non c’è area di sgambamento, reti larghe della recinzione col rischio che i cani possano restare incastrati e box piccolissimi di circa un metro quadrato.”
Sarà inoltrata già nei prossimi giorni una richiesta di accesso agli atti per procedere alla valutazione e liceità sulle autorizzazioni sanitarie e i contratti di appalto.
Conclude la Deputata Maria Marzana: “È assurdo che il comune abbia dato in gestione per 40 mila € circa, una struttura che presenta evidenti carenze sotto il profilo normativo e che non rispetta le esigenze socio-etologiche dei nostri amici a 4 zampe. Abbiamo quindi esposto tutto agli organi competenti e pretendiamo sia fatta finalmente chiarezza. È ora che le amministrazioni comunali comincino ad affrontare il problema del randagismo con responsabilità”.