Carissimi,
di quale bellezza parliamo e di quale gioia? Quella che splende nel volto dei martiri e dei santi, uomini e donne vere, anche per questo, perché sono epifania di questa bellezza. Ne cito alcuni molto vicini a noi: don Pino Puglisi, Madre Teresa di Calcutta, solo per dire che questa bellezza gioiosa non è cosa di altri tempi, ma anche dei nostri. Resta comunque vero che quella del cristianesimo è una “bellezza difficile”, specie nei nostri tempi della società liquida. Oggigiorno – mi si permetta una battuta ironica-, sembra manchi “liquidità” solo in economia (le banche non danno soldi e le imprese falliscono). Invece, in ogni altro settore della vita, tutto è “liquido”: il pensiero, la società, i legami, i sentimenti. E l’umano dell’uomo perde progressivamente il suo smalto, la sua vera bellezza. Quella del cristianesimo resta una “bellezza difficile” anche per il matrimonio e la famiglia (sono “tradizionali”! roba da medioevo!). Tuttavia, non c’è bellezza umana vera e profonda (sia artistica, sia esistenziale) che non si debba confrontare con il Crocifisso e con la Croce di Gesù: questa realtà così crudamente “brutta” , “deformante”, senza nessuna bella apparenza. Il poeta, filosofo, teologo e pastore K. Wojtyla, in «Fratello del nostro Dio», pone Adamo solo davanti al quadro dell’«Ecce homo», il quadro che più di tutti gli altri è “il suo”. Adamo si curva «come sotto il soggetto del quadro» e alza lo sguardo, dicendo adagio adagio: «Sei tuttavia terribilmente diverso da Colui che sei./ Ti sei affaticato molto per ognuno di loro./ Ti sei stancato mortalmente./ Ti hanno distrutto totalmente./Ciò si chiama Carità./ Eppure sei rimasto bello./ Il più bello dei figli dell’uomo./Una bellezza simile non si è mai più ripetuta./ O, come difficile è questa bellezza, come difficile./Tale bellezza si chiama Misericordia». Adorando la croce, riusciranno gli esseri umani ad avere occhi alla loro unica vera bellezza che è amore…misericordia? Con affetto, una preghiera in questo Venerdì santo, per quanti abitano il dolore in ogni sua possibile forma…perché non disperino nella prova, +donTonino