Il presidio messo in atto dal Comitato Pro tribunale di Modica, dapprima indicato come “permanente”, è stato sospeso sabato sera. Il corteo di automobili, previsto per ieri, forse l’unica manifestazione di protesta davvero eclatante, che avrebbe messo in difficoltà il traffico modicano e ragusano, è stato annullato.
Le iniziative di protesta sono terminate prima di iniziare e mentre in tutte le altre città italiane, depredate dai tribunali cosiddetti “minori”, si continua a lottare e protestare in modo eclatante, a Modica si rimane ad aspettare, con le mani in mano, l’esito di due incontri, uno con il Presidente della Regione Crocetta e l’altro con il ministro Cancellieri, il quale ha già confermato ad alcuni parlamentari che non ha nessuna intenzione di rimodulare il proprio decreto, mentre si aspetta anche l’esito del ricorso al TAR per il 9 ottobre.
Pensiamo che qualcuno abbia interesse a sopprimere il tribunale di Modica, non osiamo immaginare per quale motivazione, ma non si spiegherebbe altrimenti la mancanza di partecipazione di quasi tutte le categorie produttive della città e del comprensorio e di quasi tutti i partiti politici. Ingegneri, medici, architetti, geometri, consulenti del lavoro, sindacati confederali(CGIL-Cisl-Uil-UGL), cooperative, e soprattutto la Chiesa dove sono finiti?
Perché molte di queste categorie non hanno sentito l’esigenza di manifestare il loro eventuale dissenso? Perché alla manifestazione di venerdì 13 settembre, realizzata davanti al Palazzo di Giustizia, c’erano solo 50 avvocati su 328 iscritti all’ordine degli avvocati di Modica? Perché i partiti politici, eccezion fatta per qualcuno, non hanno dimostrato la loro solidarietà alla manifestazione?
C’è da sottolineare la grande disponibilità del Sindaco di Modica, Abbate, del Presidente del Consiglio, Garaffa, e di alcuni (3/4) consiglieri comunali che si sono messi a disposizione del Comitato, dando un grossissimo contributo anche alla realizzazione del presidio in piazza Matteotti oltre che un supporto organizzativo.
Ringraziamo gli altri membri del Comitato Pro Tribunale di Modica, ma non ci sentiamo di approvare la sospensione della protesta, attuata senza aver ricevuto ancora risposte concrete dal Ministro o dal Presidente della regione, e soprattutto perché decisa da alcuni componenti del Comitato senza aver chiesto il nostro parere.
L’istituzione del Comitato è stata una iniziativa da noi condivisa immediatamente, ma alle fine si è rivelata solo una vetrina per alcuni mancati politicanti in cerca di visibilità.
Il Popolo de I Forconi e Cittadini Liberi non escludono l’attuazione di altre iniziative di protesta e chiederanno un incontro al Prefetto di Ragusa, affinché anch’Egli si faccia portavoce delle richieste dei cittadini di Modica e del comprensorio.
Il Popolo dei Forconi Cittadini Liberi