La settimana scorsa i militari dell’Arma avevano già arrestato il proprietario degli appartamenti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Ieri pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Modica, a conclusione di una vasta operazione antiprostituzione, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Ragusa, di due appartamenti situati nella zona di Marina di Modica poiché utilizzati dal proprietario per il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione.
Infatti, l’immobile, composto da due appartamenti, è di proprietà di Vincenzo Giannì, 57enne, pensionato, già arrestato lo scorso 14 aprile insieme a Rosario Pitino, 50enne, disoccupato, entrambi già noti alle forze di polizia, i quali, a conclusione di una prolungata attività d’indagine condotta dai Carabinieri sono risultati essere responsabili dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
I due gestivano una vera e propria rete di immobili, una pluralità di abitazioni site tra Modica, Marina di Modica, Ragusa e Siracusa delle quali ne avevano la disponibilità in qualità di proprietari o locatari e che concedevano in locazione a più persone affinché queste potessero darsi alla prostituzione.
Tra i vari immobili messi a disposizione delle prostitute, dunque, ieri pomeriggio i Carabinieri hanno sequestrato quelli di Marina di Modica, di proprietà del Giannì.
È risultato, infatti, che i due appartamenti sequestrati venivano dati in locazione a canoni eccedenti i valori di mercato a persone dedite all’attività di meretricio e, in questo modo, il proprietario lucrava sui guadagni delle loro prestazioni, quindi, favorendone e sfruttandone la prostituzione.