Sì, giù … la strega nel forno!
I bambini vogliono che il bene vinca
«È qui la Casa don Puglisi!»: dice un bambino ai suoi genitori, contento di poter fare lui da guida. Dall’anno scorso, infatti, per il presepe (che anche quest’anno si rinnova) migliaia di bambini familiarizzano con la Casa don Puglisi partecipando ai laboratori che lo preparano e la scoprono come una Casa bella in cui si raccontano le fiabe; in cui si manipola, l’anno scorso l’argilla, quest’anno la pasta, riscoprendo la bellezza della manualità; una Casa grande e bella, che rimanda alle proprie case, a tutte le case che sono luoghi di gioia e di dolore, di affetto talora anche vissuto male, ma sempre con rinnovate energie di bene. Sanno ormai i bambini che, nell’icona della Madonna “scritta” dalle Clarisse di Paganica all’Aquila, le paure simboleggiate dalla scarpina slacciata si sciolgono in un abbraccio forte come quello di una madre che vuole bene. «La paura – ha commentato un bambino della Casa guardando l’icona – ha paura della mamma». Una mamma diversa dalla madre fredda e poi dalla strega che compare nella fiaba di Hansel e Gretel; fiaba che, grazie alla bravura degli attori della Compagnia Hobby Actors (Elvira, Giuseppe, Giovanni, Alessandra) e alla bellezza delle scene preparate da Salvatore e Giulia, ha incantato grandi e piccoli. Un suono melodioso di piffero iniziava l’itinerario all’inizio della scalinata che porta alla Casa. Poi man mano ci si fermava – all’altezza della Focacceria don Puglisi (ricca di laboriosità gioiosa e generosa), all’ingresso della Casa, nell’androne, lungo le scale – per racconti intrecciati a sorprese: i pezzettini di pane dati ai bambini, l’ingresso nel bosco, i dialoghi tra il padre e la madre, poi l’entrare dentro un bosco in cui a un certo punto si incontra la casa della strega fatta di cioccolato e marzapane, la cattura dei bambini, la furbizia di Gretel … fino alla scena madre della strega buttata nel forno e il gioioso incontro con il padre e l’applauso sentito dei bambini. E quindi la visita alla Casa guidati da educatrici e volontari: al suo salone grande con il video in cui le mamme stesse dicono che «la Casa è un nido in cui si trova riparo per imparare di nuovo a volare»; alla sua sala da pranzo dove cambia il quadro in base alle stagioni e ai tempi liturgici e in cui, attorno al camino, si raccontano le fiabe; alla sua cappella, dove la volta diventa il cielo di Dio che sorregge la terra degli uomini. Con la proposta, accolta con favore, di essere più attenti tutti agli altri, di aprire le proprie famiglie perché nessuno resti solo. Con una stretta di mano a dire inizi possibili di alleanze di bene che possono rendere la vita come la cioccolata modicana: amaro e dolce che, mescolandosi, danno luogo al buon sapore che è anche nutrimento gustoso ed energetico. Erano previste otto repliche, se ne sono dovute fare sedici per la forte richiesta di gruppi che si formavano e anche dopo altri hanno voluto visitare la Casa che, all’ingresso, conserva la scritta del giubileo con cui si ricorda che la misericordia è una «misura pigiata e traboccante». E con i bambini che fermandosi ancora vicino alla Casa continuano a dire: «La strega va nel forno e il bene vince!». E già chiedono ai genitori di tornare domenica prossima 18 dicembre quando, alle 18, si inaugurerà il presepe e poi alle 19 all’auditorium Pietro Floridia di piazza Matteotti lo spettacolo I BAMBINI DELLA NOTTE racconterà di altre streghe, dei bambini costretti a fare il soldato a 6/7 anni, ma ancora una volta soprattutto racconterà il bene, il coraggio di medici e missionari impegnati a liberare questi bambini. Così a Modica il Natale sarà veramente come una festa che mette al centro i bambini, nella verità di un rinnnovato impegno per il bene!
Maurilio Assenza
Responsabile della Casa don Puglisi – 3389351737