Nella giornata di oggi più di diecimila studenti stanno scendendo in piazza a fianco dei lavoratori, in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati CGIL e UIL. Già dalle otto di stamattina i cortei e gli spezzoni studenteschi si riversavano nelle piazze, per rivendicare un sistema scuola in grado di coniugare istruzione e lavoro. Al grido “Costruiamo il futuro”, a Palermo, così come a Caltanissetta, Trapani, Modica, Ragusa, Agrigento, Siracusa e Messina, giovani e lavoratori, categorie che più delle altre hanno risentito della devastante crisi trasversale che ha attraversato lo stivale, si oppongono alle politiche di questi anni, esclusive e incapaci di garantire diritti e tutele per tutti, dai ragazzi ai pensionati.
“La data di oggi è la chiave di volta di un autunno molto intenso- Dichiara Andrea Manerchia, coordinatore della Rete degli Studenti Medi- Che ha visto protagonisti lavoratori e studenti, uniti dalla prospettiva di un futuro precario e incerto. Il risultato di oggi è eccezionale: migliaia di giovani stanno riempiendo le piazze siciliane, chiedendo di ripartire da cultura, libero accesso ai saperi e lavoro per tutti; ancora una volta siamo in grado di dire che se esiste un’Italia buona, un’Italia che cambia, quella siamo noi, gli studenti e i loro sogni.”