Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa hanno tratto in arresto ANNINO Vincenzo, 23enne di Melilli, disoccupato, incensurato. L’uomo, che si stava muovendo nel centro di Villasmundo, frazione di Melilli, a bordo di una Peugeot 308, di proprietà della madre di un suo conoscente, è stato sottoposto a controllo dai militari del Nucleo Investigativo insospettiti dal suo continuo transitare lungo le poche strade dell’abitato della frazione. Accortosi della presenza dei Carabinieri, l’uomo tentava di evitare la pattuglia dei militari ma, sottoposto a controllo e a perquisizione, veniva trovato in possessodi una busta in plastica contenente più di cento grammi di stupefacente tipo di marijuana trasportata all’interno dell’autovettura. Dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente, il giovane veniva poi ammesso agli arresti domiciliari così come disposto dall’autorità giudiziaria.
AUGUSTA. CONDANNATO PER ASSOCIAZIONE FINALIZZATA AL TRAFFICO ILLECITO DI SOSTANZE STUPEFACENTI: ARRESTATO DAI CARABINIERI.
I Carabinieri della Compagnia di Augusta (SR), nel pomeriggio di ieri hanno tratto in arresto MINGAJ ERION, albanese, classe 82, in esecuzione all’ordine della carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania poiché riconosciuto colpevole dei reati di produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché di associazione finalizzata al traffico illecito delle medesime sostanze, commessi in Albania, Grecia, Catania, Siracusa, Torino e Pavia, nel periodo intercorso fra giugno 2006 e settembre 2007.Per i delitti commessi dovrà scontare una pena detentiva di anni 7 e mesi 6 al termine del quale, dovrà trovare applicazione la misura di sicurezza dell’espulsione dal Territorio dello Stato italiano, previo accertamento della persistenza della pericolosità sociale. I militari della stazione di Augusta lo prelevavano all’interno della sua abitazione nello stesso comune ed al termine delle formalità di rito, lo traducevano presso la casa di reclusione di Brucoli.