Noto, 02.02.2010
Non stupisce che il presidente del Comitato pro Marzamemi, Pasquale Aliffi, non comprenda cosa voglia dire tutela del paesaggio e del territorio. Invece di essere attento ad evitare deturpazioni al nostro, perché mio quanto suo, fantastico territorio e invece di procedere ad azioni politiche per preservarlo e valorizzarlo, ritiene che possa essere produttivo e “qualificante” permettere la installazione di mega pale eoliche, tra l’altro di vecchia generazione e non in linea con il Piano Energetico Regionale (PEARS).
Il comune di Noto si onora di avere approvato un regolamento che, in assenza di regolamentazione regionale, ha impedito a imprenditori senza scrupoli di poter colonizzare con immensi impianti fotovoltaici le nostre campagne e il paesaggio ibleo.
Non deve, infatti, dimenticare Aliffi che proprio tale mancata regolamentazione aveva permesso ad imprenditori anche stranieri di presentare progetti per impianti fotovoltaici per uso speculativo di oltre 120 ettari che nulla hanno a che vedere con l’utilizzo puro ed integrato dell’autosufficienza delle abitazioni e delle strutture, uso perfettamente lecito e consentito.
Purtuttavia il comune di Noto, sulla base del Piano Energetico Regionale finalmente approvato dalla Regione, intende conformarsi ai principi ispiratori di tale piano che guarda caso coincidono con quelli voluti dall’amministrazione che mi onoro di presiedere. Proprio tali principi del PEARS criticano fortemente l’impianto mega eolico, spingendo molto, come più volte ribadito dal sottoscritto, sul minieolico e in particolare su quello ad asse rotante, tipo di impianto, quest’ultimo, al quale siamo favorevoli.
Proprio la candidatura, avanzata qualche giorno fa, di Marzamemi quale luogo meritevole del riconoscimento UNESCO, al quale il sottoscritto darà tutto il proprio sostegno, impone ancora di più una particolarissima attenzione in tali zone e l’intervento del sottoscritto, nella qualità di sindaco di Noto, città facente parte del comprensorio sud, ma soprattutto nella qualità di attuale presidente del distretto culturale del Sud Est, senza voler essere una ingerenza sul libero operato di ogni consiglio comunale e di ogni amministrazione, non può non riguardare la tutela di un intero territorio che va difeso e che necessita, proprio per tale importanza, di una concertazione condivisa tra tutte le amministrazioni e non è un caso che vi è stata in precedenza una unità di intenti con tutte le amministrazioni dell’intero territorio.
Il sindaco