Smottamenti del terreno ad opera di ben 5 escavatori, probabili alberi di carrubo sradicati, ma soprattutto cumuli di pietra di calcare duro provenienti dall’estrazione delle rocce che formano l’invidiabile paesaggio delle “cave” che caratterizza gran parte del territorio di Rosolini.
E’ questo lo scempio paesaggistico che si sta consumando nelle campagne comprese tra contrada Timparossa e contrada Cozzo Cisterna.
Chiediamo al Sindaco se per questi lavori siano stati prodotti ed autorizzati tutti i permessi necessari a vario livello, da quelli comunali a quelli che riguardano la Soprintendenza.
Pare che questo sia l’ennesimo disastro sfuggito all’attenzione del primo cittadino il quale dimentica che tra i suoi compiti c’è il controllo e la tutela del territorio.
Come già successo per le “serre della ditta Candiano”, anche in questo caso, forse riterrà opportuno avviare degli accertamenti a disastro avvenuto?
Precisiamo che l’area interessata rientra nel Piano Paesaggistico della Provincia di Siracusa che all’articolo 34 individua il “Tavolato di Rosolini” e assegna un “livello di tutela” per la valorizzazione e la salvaguardia paesaggistica.
Secondo il livello di tutela, in queste aree non è consentito attuare varianti agli strumenti urbanistici comunali ivi compresa la realizzazione di insediamenti produttivi.
Non è possibile realizzare cave ed effettuare movimenti di terra che trasformino i caratteri morfologici e paesistici, mentre invece chiunque si trovi a passare dalla SP66 può constatare un vero e proprio scempio paesaggistico.
Mentre attendiamo delucidazioni al riguardo chiederemo un intervento tempestivo da parte delle autorità preposte alla salvaguardia ambientale e alla sicurezza dei cittadini.