Siracusa, 6 dicembre 2016- Il risultato del referendum costituzionale, al di là delle differenti letture di parte, manifesta con chiarezza una presa di posizione del popolo italiano, che ha compreso che la causa del loro malessere non è la Costituzione, ma la sua mancata o distorta attuazione.
Ha vinto la democrazia, sorretta da tutti coloro che, subiti gli effetti devastanti delle riforme di Renzi – Buona scuola, Jobs Act, Sblocca Italia, decreti banche-, non hanno accettato che si stravolgessero ben 47 articoli della costituzione, baluardo della nostra Democrazia.
È stata una lotta impari: quella tra il vero populismo, sbandierato nelle TV, nei giornali, nelle piazze, finanche nel quesito referendario, e quella della nuova resistenza per difendere i nostri istituti democratici, affinché rimanessero, e anzi tornassero ad essere luoghi e strumenti per realizzare pienamente la prima parte – principi, diritti e doveri – della nostra preziosa Carta.
Alla riduzione del numero dei parlamentari in cambio della nostra sovranità, al falso superamento del bicameralismo e all’introduzione di un iter legislativo confuso e conflittuale, alla inconsistente abolizione del Cnel, all’accentramento a livello centrale delle competenze regionali, nonché al depauperamento della funzione legislativa del Parlamento, la maggioranza degli italiani ha opposto un forte e chiaro “No”.
Gli italiani hanno opposto la vera necessità alle ingannevoli e dannose proposte di questo governo: leggi eque e giuste, emanate da una classe politica sobria e responsabile, al servizio della collettività.
La presenza del MoVimento 5 Stelle in questa battaglia per la sovranità popolare è stata forte e chiara; io stessa ho preso parte a numerosi incontri e iniziative di informazione e sensibilizzazione per sostenere le ragioni del no, coltivando la possibilità di dialogo e dibattito. La stessaorganizzazione di un convegno a Rosolini, che ha ospitato il Senatore M5S, membro della Commissione Affari Costituzionali, Nicola Morra, è stata un’importante occasione per i concittadini di conoscere più a fondo contenuti e retroscena della riforma, per confrontarsi e raccogliere istanze.