“Parteciperò alla manifestazione di protesta che domani si svolgerà a Catania per dare un forte segnale di sostegno al mondo della scuola. La scuola pubblica è in grande pericolo e ha bisogno della partecipazione di tutti i cittadini, attivisti, personale della scuola, famiglie, studenti, per essere difesa” dichiara la Deputata alla Camera del Movimento 5 stelle Maria Marzana.
Mancanza di nuove risorse per la scuola pubblica, agevolazioni per la scuola privata, annientamento di trasparenza e democrazia, sono alcune delle criticità che presenta il disegno di riforma della scuola del governo che il Movimento 5 stelle contesta e per le quali scende in piazza a supporto del mondo della scuola nelle manifestazioni organizzate nelle principali piazze italiane.
“Noi siamo da sempre al fianco dei cittadini, abbiamo già preso parte ad altre manifestazioni a difesa della scuola e per l’occasione mi recherò in pullman in Piazza Europa e prenderò parte alla manifestazione di Catania assieme a docenti, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici, genitori e studenti che manifesteranno il loro dissenso contro il disegno governativo di riforma della scuola. Il mondo dell’istruzione, continua Marzana, contesta il nuovo ruolo del dirigente che decide su tutto, su assunzione e valutazione dei docenti e sulla scelta delle attività didattiche, annullando la libertà d’insegnamento, le decisioni collegiali e aprendo al rischio del fenomeno clientelare. Inoltre le agevolazioni fiscali ai singoli istituti accentueranno il divario tra quelli presenti nelle zone economicamente sviluppate e quelli presenti in territori meno avvantaggiati, poi le mancate risorseper gli organici e i sevizi di istruzione, come la mensa, il trasporto scolastico e l’assistenza ai disabili, continueranno ad ostacolare il regolare funzionamento delle scuole“.
“Il M5S, conclude Marzana, ha proposto alla Camera centinaia di modifiche allo scopo di stravolgere l’impianto del disegno di legge e ha avanzato numerose proposte per scuole sicure, l’assunzione di tutti i precari, l’innovazione didattica, la riduzione del numero di alunni per classe. Di contro maggioranza e governo hanno ridotto l’esame del provvedimento ad una farsa con l’imposizione di tempi e modalità che non permettono di intervenire per modificare il testo e che mortificano ampiamente il lavoro parlamentare e mancano di rispetto a tutto il mondo della scuola. La scuola pubblica ha bisogno di ciascuno di noi, non permettiamo a questo governo di distruggerla”.