“Ci attendiamo che si realizzi un effettivo coordinamento tra gli enti competenti e si assicuri l’applicazione di criteri univoci nel rilascio delle autorizzazioni, risolvendo la questione che da anni affligge i residenti della zona Zappulla San Filippo”.
Questo l’auspicio dei Deputati Maria Marzana e Stefano Zito nell’apprendere, in maniera informale e non diretta, che è stata indetta per il 19 Febbraio 2014 una conferenza dei Servizi con al centro il tema delle autorizzazioni allo scarico in C.da Zappulla, alla presenza degli assessori, del Sindaco e del Dirigente del Distretto Minerario.
La zona di C.da Zappulla, nel comune di Modica, è stata individuata come area di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, pertanto il rilascio del nulla osta allo scarico necessita di particolare cautela e attenzione da parte degli organi competenti e ciò al fine di scongiurare qualsiasi tipo di interferenza con la falda idrica.
Rimane però poco comprensibile come la stessa fermezza non sia stata posta in occasione del rinnovo dell’autorizzazione allo scarico, anche a seguito della richiesta di ampliamento della produzione, all’azienda concessionaria di acque minerali SIAM.
La disparità di valutazione in tema di autorizzazione agli scarichi è stata intercettata e segnalata da alcuni cittadini della zona, i quali hanno rilevato l’utilizzo di criteri differenti nell’accoglimento o respingimento delle varie richieste.
Puntuale l’interesse e l’impegno della Deputata alla Camera Maria Marzana e del Deputato all’ARS Stefano Zito del MoVimento 5 stelle, i quali inviavano richiesta di accesso agli atti sin dal luglio 2013 allo scopo di ottenere chiarimenti da parte del Distretto Minerario di Catania e dell’Ufficio Ecologia del Comune di Modica.
Nessun riscontro alla successiva richiesta da parte dell’Ufficio Ecologia di Modica. Soddisfazione invece è stata provata da parte dei Deputati a seguito dell’incontro svoltosi con il Dirigente del Distretto Minerario per i chiarimenti forniti e le azioni intraprese affinché l’azienda in questione proceda ad una revisione del sistema di smaltimento delle acque e garantisca un sistema che permetta un’assoluta assenza di sversamenti nel sottosuolo.
“Occorre un impegno univoco e determinato nel rispetto dell’ambiente e fermezza nella tutela di un bene primario come l’acqua. Confidiamo in un celere intervento da parte di tutte le componenti per realizzare quegli interventi funzionali alla sicurezza e che quindi escludano qualsiasi tipo di infiltrazione inquinante” Conclude la Deputata Marzana.