“E’ un atteggiamento fuori da ogni etica, professionalità e spirito di servizio quello assunto dal dott. Maniscalco, che palesemente mostra disinteresse verso il suo ruolo a garante della salute pubblica e boicotta l’audizione convocata presso la commissione Sanità Regionale”.
A stigmatizzare l’atteggiamento di Maniscalco è il deputato regionale Giuseppe Gennuso, che segue con grande preoccupazione le vicende dell’Azienda Sanitaria Locale siracusana, “destinata sempre più verso un destino di degrado e di completa disfatta, almeno fino a quando sarà guidata da figure di questo tipo. Il dott. Maniscalco- attacca Gennuso- come ha più volte dimostrato con i suoi comportamenti superficiali ed egoistici, continua a ricoprire un ruolo pubblico facendo solo i suoi interessi. Adesso, tuttavia, sta eccedendo nella sua arroganza, arrivando a non presentarsi addirittura alla convocazione della Commissione Sanitaria Regionale che io, Vinciullo e Bufardeci, insieme ad altri deputati regionali di altre province, avevamo chiesto. L’atteggiamento spavaldo di Maniscalco non ha oramai neanche il pudore di mantenere le apparenze di interesse per il suo ruolo, che in realtà il direttore dell’Asp non ha. A testimoniarcelo ogni giorno la situazione in cui versa la sanità siracusana con gravissime problematiche nei vari presidi ospedalieri”.
In particolare Gennuso rileva una situazione di gravità “inaccettabile” presso l’ospedale di Avola, “il cui stabile è all’interno e all’esterno in condizioni fatiscenti. Per non parlare poi- rincara il colpo il deputato dell’Mpa- della situazione paradossale di precarietà che si rileva al Pronto Soccorso, sfornito di ogni tipo di materiale medico e sanitario elementare per tutelare la salute pubblica. Abbiamo negli scorsi giorni ricevuto- spiega ancora Gennuso- anche la segnalazione di un presunto caso di malasanità per difficoltà da parte del personale medico a gestire queste situazioni paradossali, che ci riserviamo di approfondire. A questo punto ci pare necessario chiedere a gran voce, per la tutela della salute dei nostri cittadini, la revoca di Maniscalco, divenuto una zavorra per l’intera situazione sanitaria provinciale”.
Palermo, 21 maggio 2012