“Fino a quando i fratelli Pagano hanno ottenuto dal nostro Gruppo tutto quello che si poteva ottenere, a discapito talvolta di migliori professionalità, tutto andava bene. Adesso sputano nel piatto dove hanno mangiato”. Ad affermarlo è il consigliere comunale di Sviluppo e Territorio di Noto, Michele Amaddio, sdegnato per quanto dichiarato alla stampa dal consigliere Daniele Pagano, in merito alla nomina dell’assessore ai Lavori Pubblici ed al Welfare al Comune di Noto, Enzo Medica. “Con mia viva sorpresa constato che il consigliere Pagano si è pure erudito, quando parla di Renzo Piano o di FuKsas, ma vorrei ricordargli che Noto non è una città che vive determinate emergenze e non era il caso di scomodare questi illustri professionisti. Credo che l’arrivo in giunta di Enzo Medica che conosce tutte le problematiche di Noto, ma cosa ancora più importante come funziona la macchina regionale, va inquadrata nell’ottica di un commissariamento di Sviluppo e Territorio, un Movimento che in questi ultimi anni spesse volte non è stato coerente con il programma stilato alla vigilia del 2011. Il consigliere Pagano e la sua famiglia in questi anni hanno soltanto tratto benefici. Forse voleva farlo lui l’assessore? Non ha la statura politica, né il gradimento del nostro Movimento. Dico soltanto che la new entry in giunta è soltanto il frutto del ricompattamento della coalizione che ha portato il sindaco Corrado Bonfanti a vincere le elezioni amministrative. Certe chiacchiere da caffè lasciano il tempo che trovano. E sulle esternazioni di Rosa Bologna di Noto Libera, dico solo che è solo una voce fuori dal coro – conclude Amaddio – parla per la rabbia di essere rimasta isolata in un gruppo destinato a morire”.
Noto, 13 marzo 2015
f.to Michele Amaddio Consigliere comunale di Noto