Nelle prime ore della mattinata odierna personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto AMARINDO Filadelfo, nato a Lentini il 14/3/1952, ivi residente, pluri-pregiudicato , responsabile di atti persecutori in danno della sua ex convivente, una trentatreenne anch’essa originaria di Lentini (SR), da qualche tempo domiciliata a Pizzo Calabro (VV). L’attività è scaturita da una costante collaborazione tra Commissariato P.S. di Lentini (SR) e gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti, di Vibo Valentia che con un indagine lampo hanno stroncato il criminale intento con cui l’ex convivente voleva vendicarsi della sua compagna procurando alla povera malcapitata delle lesioni o, addirittura, di attentare alla sua vita. La signora, evidentemente preoccupata dall’atteggiamento aggressivo dell’AMARINDO, si era infatti rifugiata a Pizzo Calabro, dove un amico le aveva dato ospitalità. La stessa, poi, ragguagliata dagli agenti della Squadra Mobile di Vibo Valentia (diretti dall’ex dirigente di quella aretusea Dr. Tito CICERO) circa l’imminente pericolo cui versava e che il suo ex convivente aveva individuato il suo nuovo domicilio, confermava agli inquirenti il triste scenario di violenze e soprusi subiti durante gli anni trascorsi con quell’uomo. Pertanto la stessa veniva accompagnata presso quella Questura, dove veniva accolta da personale dell’U.P.G.S.P. per i successivi adempimenti. L’epilogo della vicenda si è consumato nella mattinata odierna in quanto gli agenti della Squadra Mobile e della Sezione Volanti di Vibo Valentia, in stretto contatto con il Commissariato di Lentini, hanno monitorato gli spostamenti dell’AMARINDO, bloccandolo nel corso di un posto di controllo appositamente istituito con altri tre uomini, tutti con numerosi
precedenti penali e di polizia e tutti originari di Lentini. I quattro, naturalmente, non riuscivano a fornire spiegazioni plausibili sulla loro insolita presenza in quella provincia a quell’orario. Accompagnati presso gli Uffici della Questura calabrese, la Polizia di Stato provvedeva quindi a trarre in arresto l’AMARINDO per il reato di Atti Persecutori, come sopra meglio specificato; nei confronti degli altri tre soggetti veniva emesso foglio di via obbligatorio ex art. 2 L. 1423/56, con divieto di fare ritorno nel comune di Vibo Valentia per anni tre, provvedimento che veniva adottato anche nei confronti dello stesso AMARINDO nonostante fosse stato tratto in arresto. Dopo gli adempimenti di rito, l’AMARINDO veniva condotto in carcere.