Si sono conclusi ieri i lavori della XVI assemblea nazionale dei Circoli di Legambiente, intitolata “Pratiche, strumenti, volontariato e mobilitazioni per costruire bellezza insieme”.
Dal 31 ottobre al 2 novembre, Ripescia (GR) è così diventata capitale dell’ambientalismo italiano, pacificamente invasa da centinaia di delegazioni da ogni parte dello Stivale. Tra queste, ovviamente, anche quella del circolo ispicese “Sikelion”, rappresentato dalla presidente, dott.ssa Natalia Carpanzano (esperta in Scienze ambientali), dall’arch. Stefano Marina (responsabile tecnico per la questione erosione), da Gianluca Genovese (responsabile Informatica) e dall’avv. Giusy Latino (che assiste il Comitato intercircoli ibleo nel suo tentativo di fermare i progetti varati da alcuni comuni).
Nei tantissimi gruppi di lavoro e tavole rotonde si è parlato di temi scottanti dell’attualità ambientale: tra gli altri, trasporto pubblico, cambiamenti climatici, imprenditoria sociale, termovalorizzatori e smaltimento dei rifiuti, energie rinnovabili, agricoltura, specie protette.
In particolare il circolo “Sikelion”, insieme agli altri del Ragusano ed a quelli salernitani, ha coordinato un tavolo tecnico sulla spinosa tematica dell’erosione costiera e sulle sue possibili soluzioni. E visto che si tratta di un problema che -purtroppo- accomuna quasi tutte le regioni costiere italiane, alla discussione hanno partecipato attivamente i rappresentanti di numerosi circoli (soprattutto marchigiani, toscani e calabresi).
Come ogni anno, non sono mancati i momenti culturali, come la proiezione di piccoli capolavori del cinema d’avanguardia e di documentari naturalistici.
Vivissima soddisfazione è stata espressa dalla Presidente: «È stata, come sempre, un’occasione preziosissima per mettere in comune idee e saperi, e noi di Sikelion quest’anno siamo vieppiù felici per l’importanza del contributo che ci è stato chiesto in seno al tavolo sull’erosione». «A quest’ultimo proposito -ha poi aggiunto- sono altresì entusiasta di annunciare che, al termine dei lavori, insieme agli altri del Comitato intercircoli ibleo abbiamo deciso di avviare un gemellaggio con i nostri omologhi del salernitano, che come noi si occupano da tempo della questione: insieme, contiamo di levare ancora più alta la voce contro i “rimedi” dannosi talora proposti dalle Amministrazioni locali, e di formulare proposte alternative realmente ecocompatibili».
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IGNAZIO SPADARO – Resp. Stampa e comunicazione